Nazionale

Lo sport per tutti Uisp crea occasioni di comunicazione sociale

Da La Domenica Sportiva a La Gazzetta dello sport: i media hanno colto il valore dell'esperienza di Matti per il calcio e l'hanno rilanciata

 

Se fosse una partita di calcio, diremmo che l’Uisp è una squadra che crea occasioni. E realizza. Ma sì, in qualche modo il pallone c’entra: parliamo di Matti per il calcio, una manifestazione di sport sociale e per tutti che ha saputo conquistare la prima pagina, sulla Domenica Sportiva domenica scorsa e sulla Gazzetta dello sport tre giorni fa, sabato 4 ottobre. Senza dimenticare l’interesse degli altri media, moltissimi locali, ognuno dei quali ha messo in evidenza punti di vista diversi.

Quali sono gli elementi del successo di questa manifestazione che contribuisce ad illuminare un pezzo di sport che solitamente rimane nel cono d’ombra dell’anonimato, del trascurato dalla notorietà, dalla cronaca? Il merito di allargare l’obló della comunicazione su fatti di sport sociale e per tutti questa manifestazione ce l’ha, ed è un bene per tutti, perchè dimostra che, a saper cercare, qui trovi notizie, emozioni, storie. E non è vero che lo scetticismo, tipico di chi fa informazione, è sempre un buon consigliere. Certo, alla fine non c’è il tabellino o le pagelle di chi scende sul rettangolo di gioco, non c’è un arbitro da moviolare, non ci sono statistiche, gol. O scommesse. C’è un’umanità ricca di sfumature che scende in campo, attraverso la quale leggere la società. Ecco, questi sono gli elementi di notiziabilità: saper valorizzare questi temi quando si propongono come un fatto di sport sociale. E saper cercare da parte di un giornalismo a caccia di notizie. Crederci e creare opportunità narrative, attraverso un racconto che sempre ha bisogno di varie sfaccettature da cogliere e canali sui quali rilanciare: giornali, tv, social network, rete internet. Ecco, l’Uisp le offre al sistema dei media e questo è un grande merito. Trasformare i fatti in notizie non spetta all’Uisp, creare occasioni di narrazione sì.

Ecco l’articolo di Luigi Garlando, in prima pagina su La Gazzetta dello sport di sabato: "Sbirciamo le partite sui cellulari ai matrimoni, santifichiamo il calcetto del giovedì non meno del Natale, difendiamo i nostri colori nelle feroci battaglie d’ufficio, adoriamo il Loco Bielsa. Siamo matti per il calcio. È anche il titolo scelto, con bella ironia, per il torneo nazionale, riservato ai pazienti dei centri di salute mentale: Matti per il calcio. I pazienti fanno squadra con psichiatri, operatori, familiari e diventano una cosa sola, con la stessa maglia e lo stesso obbiettivo. La 17ᵃ edizione si è svolta a San Benedetto del Tronto, organizzata dall’Uisp: 11 squadre, 3 giorni di partite. Hanno vinto tutti. Come spiega Marilù Moalli, psichiatra di Varese che ha accompagnato la squadra del Global Sport Lario di Como: "Inutile chiudere i manicomi e poi tenere segregati in centri periferici chi ha disagi mentali. Vanno portati fuori, nella società: in Matti per il calcio c’è l’anima rivoluzionaria di Basaglia. Lo sport è terapia: incanala l’aggressività nel rispetto delle regole, permette a ognuno di mettere la propria individualità al servizio di un gruppo e di sentirsi al livello dello psichiatra e dell’infermiere cui passa la palla. San Benedetto è stata la vacanza che non fanno mai. Ma vederli felici in campo e alla sera mentre ballavano ha arricchito soprattutto me". Che poi l’antico sospetto “I veri matti sono dentro o fuori?” è un sempreverde, anche negli stadi, quando magari volano i motorini. Gira la battuta di uno psichiatra: "Ero incerto se fare il paziente o lo psichiatra". Siamo tutti in bilico. E forse è una salvezza: impazzire di calcio o d’amore".

ECCO IL SERVIZIO DI LUCA CARDINALINI NE "LA DOMENICA SPORTIVA"

Il giornalista Luca Cardinalini ha aperto il servizio di domenica 28 settembre affermando: "Visto dai campi di San Benedetto del Tronto il manicomio vero sembra il calcio dei grandi, dei soldi, delle classifiche". Questa frase racchiude l'essenza di "Matti per il calcio": l'iniziativa non è una semplice parentesi sportiva, è un modello di società più sana, dove le distinzioni tra utente del centro di salute mentale, medico ed educatore svaniscono per lasciare spazio all'essere umano.  

"Possiamo dire che il calcio è terapia; lo vediamo in questi giorni sul campo, lo vediamo negli occhi, nella felicità di questi ragazzi, correndo dietro un pallone per la gioia di stare insieme. Viviamo una fase storica molto complicata, però vedendo i nostri matti per il calcio in campo guadagniamo una buona dose di fiducia e di ottimismo verso il futuro", afferma Tiziano Pesce, presidente Uisp nazionale.

Marilù Moalli, psichiatra, afferma: "Qui abbinano lo sport, quindi lo stare con gli altri, al divertimento. Alcuni non andavano in vacanza da anni, altri aspettano questo momento per fare le loro vacanze e quindi è importantissimo. È un momento di libertà e di riabilitazione a 360 gradi".

Uisp sulla Rai con il servizio su Matti per il calcio, in onda a La Nuova Domenica Sportiva, Rai2

Il servizio di Luca Cardinalini su Matti per il calcio, in onda a La Nuova Domenica Sportiva di domenica 28 settembre 2025.