Lo sport è un veicolo potente di valori e di mobilitazione delle coscienze, fondato su valori universali e di fratellanza, primo tra tutti il ripudio della guerra e della violenza.
Uisp Nazionale con Amnesty International Italia, Assist Associazione Nazionale Atlete, Sport4Society e Usigrai ha lanciato un appello al mondo dello sport italiano ed europeo perché si prenda insieme e pubblicamente posizione contro la guerra in Ucraina e in difesa della popolazione civile. Invitiamo sportivi e sportive di tutto il continente a pubblicare sui social contenuti con l'hashtag #SportAgainstWar. Su Facebook è possibile unirsi al gruppo #SportAgainstWar in cui condividere contenuti contraddistinti dall'hashtag della campagna.
L’Uisp è al fianco della popolazione ucraina e da subito è scesa in piazza per chiedere la pace e il cessate il fuoco. In queste ore l'emergenza è quella dell’accoglienza delle persone in fuga dalle bombe, che stanno raggiungendo anche l’Italia in gran numero. Raccolte fondi, azioni di accoglienza e iniziative specifiche di sostegno alla popolazione ucraina, si stanno promuovendo sul territorio ad opera dei Comitati territoriali e regionali Uisp, al fianco della Rete AOI-Cooperazione e solidarietà internazionale e del Forum nazionale del terzo settore.
Domenica 10 aprile, alle 14.30, presso il campo da rugby di Rivabella di Rimini in via XXV marzo 18, si terrà la partita di rugby del campionato Uisp, fra Gurkha Rimini Rugby e San Marino Rugby Rugby: questa occasione sarà possibile contribuire alla raccolta fondi promossa dal Gurkha Rimini Rugby. La squadra, infatti, ha aderito alla campagna di raccolti fondi straordinaria in favore delle vittime civili del conflitto russo-ucraina lanciata dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), e portata avanti dalla sezione provinciale di Rimini. Il ricavato della raccolta andrà a finanziare progetti di aiuto, sostegno e accoglienza a favore delle civili vittime della guerra in Ucraina. Le donazioni potranno essere versate presso il banchetto allestito per l’occasione. L’ingresso alla manifestazione sportiva è gratuito.
Prosegue l'impegno dell'Uisp Jesi per l'accoglienza delle persone ucraine in fuga dalla guerra: sono più di settanta quelle arrivate a Jesi. La rete istituzionale per il sostegno diretto e indiretto ai cittadini in fuga dalla guerra si sta organizzando per la predisposizione di 25 posti letto in più per far fronte a questa situazione, ad integrazione degli oltre 60 già presenti legati al progetto Sai (ex Sprar). Ad attivarla, unendo le forze, il Comune, l’Asp Ambito 9, l’Asur, la Caritas, la Croce Rossa, l’Adra, la Uisp, il coordinamento delle Associazioni di Volontariato e la Comunità Ucraina delle Marche. Assessorato ai servizi sociali e azienda pubblica servizi alla persona si sono mossi tempestivamente per organizzare gli aiuti e l’accoglienza degli ucraini. "Abbiamo subito aperto un tavolo di confronto con le associazioni di volontariato e di pubblica assistenza – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali, Marialuisa Quaglieri – per capire assieme a loro quale fosse il migliore contributo da garantire. La Caritas si sta occupando della prima accoglienza, grazie anche al supporto fornito da Comune e Asp, e noi curiamo il dopo. Importante la collaborazione con l’Asur Marche per le procedure sanitarie (tamponi, vaccinazioni, assistenza sanitaria) e con la Uisp per le attività sportive per minori. Stiamo cercando di mettere a sistema tutto ciò che può essere utile, monitorando la situazione giorno per giorno così da essere maggiormente efficaci ed anticipare, per quanto possibile, le necessità future. Ringrazio tutti coloro che si stanno adoperando giorno e notte per dare risposte a tutte queste persone in fuga dalla guerra".
Mercoledì 6 aprile Uisp Imperia e il Settore di Attività Montagna Uisp, hanno organizzato un trekking urbano alla scoperta della città per i profughi ucraini: l'escursione ha portato i visitatori al Parasio e al Monte Calvario.
In questi giorni a Rovigo l’Uisp sta collaborando con l’assessorato alle pari opportunità e l’azienda sanitaria locale per rilasciare ai bambini ucraini i certificati medici necessari per poter partecipare alle attività di sport proposte dalle associazioni e società sportive del territorio.
“I bambini arrivano molto spaventati, non parlano, è importante dare loro questa opportunità, coinvolgendoli nelle attività sportive”, racconta Andriy Oliynyk, medico di origine ucraine che sta collaborando a questa iniziativa promossa dall’Uisp Rovigo. “L’Uisp mette a disposizione della comunità ucraina il progetto “Famiglie stravaganti”, rivolto a bambini da zero a 10 anni - racconta Angelo Maffione, coordinatore sportello integrato Uisp Rovigo - mentre le altre fasce d'età verrà presa in considerazione da tutte le altre società sportive esistenti sul territorio, tra cui sicuramente il rugby, presso lo stadio di Rovigo”.
“Pensiamo che sia assolutamente necessario perché ragazzi e ragazze che vengono dall’Ucraina hanno bisogno di fare attività sportiva per poter stare con i loro coetanei e sentirsi in una situazione di vita normale - ha aggiunto Erika Alberghini, assessora pari opportunità di Rovigo - Per questo abbiamo accolto la proposta dell’Uisp e cercheremo di coinvolgere quante più società sportive possibile”.