Nazionale

L''Uisp aderisce alla campagna "Fame di Verità e Giustizia"

La campagna è stata lanciata da Libera: un'agenda civile da rimettere al centro della politica, per una società libera da mafie e corruzione

 

A trent’anni dalla nascita di Libera, parte la campagna “Fame di verità e giustizia” alla quale aderisce anche l'Uisp.
Un percorso che attraverserà l’Italia, da Nord a Sud, con iniziative, flash mob, laboratori, assemblee, speaker corner e azioni di denuncia, per animare il dibattito pubblico e riscrivere la piattaforma sulla lotta alle mafie e alla corruzione.

Un’azione di advocacy rivolta alle istituzioni competenti, per riportare al centro dell’agenda pubblica l’urgenza del contrasto ai mafiosi e ai corrotti e affermare il valore della giustizia e della trasparenza nella vita pubblica.

Una normalità che non possiamo accettare
In un Paese dove lo spazio civico si restringe e la partecipazione viene scoraggiata, mafie e corruzione si sono fatte invisibili e accettabili. Ma noi non ci stiamo.

Fame di verità e giustizia è il nostro grido collettivo.
È l’urgenza di riportare al centro dell’agenda pubblica la lotta contro mafiosi e corrotti.
È tempo di scelte coraggiose.
È tempo di fare la nostra parte.
Oggi, questa è la realtà


Il 14% dei minori vive in condizione di povertà assoluta.
40 miliardi di euro: è il fatturato delle mafie. La quarta “azienda” d’Italia.
L'80% delle famiglie delle vittime innocenti non conosce la verità sulla morte dei propri cari.
822 reati-spia al giorno: usura, estorsione, riciclaggio, frodi informatiche.
53 inchieste giudiziarie nel 2024 in 15 regioni. 642 indagati per reati mafiosi e corruzione.
+61,4% di minori negli Istituti Penali Minorili in un solo anno: da 210 a 339 ragazzi (maggio 2023–2024).


62.153 persone detenute per 51.320 posti disponibili. Sovraffollamento oltre il 130%.
+12% di spese militari nel 2025: 40 miliardi di euro stanziati tra il 2025 e il 2027.
160 miliardi di euro investiti nel gioco d’azzardo, mentre le famiglie faticano a coprire i bisogni essenziali.
+15,6% di reati ambientali nel 2023: 35.487 illeciti e 8,8 miliardi di euro il fatturato delle ecomafie.


Cosa chiediamo, Chiediamo scelte politiche concrete e strutturali, non proclami:

-Norme più efficaci su confisca e riutilizzo sociale dei beni mafiosi
-Inserire il diritto alla verità nella carta costituzionale
-Approvare una regolazione stringente delle situzioni di conflitto di interesse
-Una strategia nazionale sulle aree a forte povertà educativa
-Una legge quadro del settore del gioco d'azzardo
-Tutela e sostegno per chi denuncia e rompe con il crimine
-Politiche inclusive per chi vive in situazioni di marginalità
-Risorse e strumenti per il contrasto reale alle mafie e alla corruzione
-Inserire nell'ordinamento la direttiva sulle querele temerarie
-È tempo di scegliere da che parte stare!