Nazionale

L'Uisp aderisce alla manifestazione nazionale della Cgil a Latina

Sabato 6 luglio associazioni in piazza contro lo sfruttamento dei lavoratori e per la tutela dei diritti umani. Interviene Andrea Giansanti

 

“Fermiamo un sistema di fare impresa che sfrutta e uccide. Contro lo sfruttamento lavorativo, basta caporalato, basta appalti e subappalti irregolari, basta morti sul lavoro”. È questo il messaggio della grande manifestazione nazionale, promossa dalla Cgil, e alla quale stanno aderendo numerose associazioni, in programma per sabato 6 luglio a Latina.

Il corteo partirà alle 9.30 da via Vittorio Cervone (autolinee nuove di Latina) e arriverà in piazza della Libertà, dove è previsto, alle 11.30, l’intervento del segretario generale della Cgil.

Il Comitato di Latina, insieme ai rappresentanti Uisp nazionale e Uisp Lazio, saranno presenti alla manifestazione a nome dell'intera associazione. La rappresentenza Uisp, tra gli altri, vedrà la presenza di Tommaso Dorati, segretario generale UispAndrea Giansanti, presidente del Comitato Uisp Latina, insieme a Domenico Lattanzi, segretario generale Uisp Latina e Orlando Giovannetti, presidente Uisp Lazio.

Il Comitato Uisp e i suoi rappresentanti si uniranno ai manifestanti dalle 9.30, muovendosi dalle autolinee verso piazza della Libertà a Latina con lo striscione Uisp.

"La vicenda va al di là dei diritti dei lavoratori, diritti sacrosanti che devono essere tutelati - dice Andrea Giansanti - Siamo in una dimensione di barbarie e criminalità verso l'essere umano. Noi, come Uisp, che tutela e promuove i diritti al di là di ogni differenza e discriminazione, dobbiamo essere presenti. La società deve tornare consapevole e comprendere il valore della persona umana”.

La manifestazione sarà un'occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi dello sfruttamento lavorativo e delle condizioni inumane che molti lavoratori sono costretti a subire.

“Sono 3 milioni le lavoratrici e i lavoratori - sottolinea la Cgil - in condizioni di irregolarità nel nostro Paese in tutti i settori e in tutte le attività, su 100 lavoratori regolari, quasi 13 sono in nero o in grigio. E 230mila sono gli occupati impiegati irregolarmente nel settore agricolo”. Inoltre “le 3.208 vittime di sfruttamento o caporalato, 2.123 in agricoltura e 897 nei settori del terziario, sono solo la punta dell’iceberg”.

“Di fronte alla disumanità della morte di Satnam Singh, alla strage continua di morti sul lavoro, alla precarietà e all’impoverimento di chi per vivere ha bisogno di lavorare, è il momento - dice Maurizio Landini, segretario generale della Cgil - della mobilitazione permanente per la libertà nel lavoro e la giustizia sociale, con l’utilizzo di ogni strumento democratico: la piazza, lo sciopero, la solidarietà, la contrattazione collettiva, il contenzioso giuridico e il ricorso ai referendum per abrogare leggi balorde e sbagliate”.

Ad oggi hanno aderito:
Anpi, Arci, Articolo 21, AUSER, Libera, Associazione per il rinnovamento della Sinistra, Cittadinanzattiva, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Dario Nanni (Consigliere Comunale Roma Capitale), Forum Diseguaglianze Diversità, Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, Greenpeace Italia, Gruppo Solidarietà, Left, Libertà e Giustizia, Lunaria, Maiolati Spontini (Provincia di Ancona), Magistratura Democratica, Movimento di Cooperazione Educativa, Rifondazione Comunista, Rete dei Numeri Pari, Sbilanciamoci!, Sinistra Italiana, Sunia, UDU – Unione degli Universitari, Uisp

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