Nazionale

L'Uisp partecipa a Ecomondo, per uno sport sostenibile

Sino all'8 novembre alla Fiera di Rimini il Salone Internazionale del riciclo e dello sviluppo sostenibile. Perchè anche lo sport?
Dal 5 all'8 novembre, alla fiera di Rimini, l’Uisp partecipa alla 18° edizione di Ecomondo, il Salone internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. Trattamento, riciclo, trasporto e recupero dei rifiuti, bonifiche del territorio e riuso delle acque, di tutto questo si discuterà a Ecomondo.

Nello “Spazio sensoriale” di Ecopneus, grazie a tecnologie multimediali all’avanguardia come docce sonore, schermi LCD e videoproiezioni, nella “stanza sport” è possibile sperimentare le proprietà drenanti, la capacità elastica e di assorbimento degli urti dei derivati da PFU nelle pavimentazioni sportive. “Prosegue la positiva collaborazione con il consorzio Ecopneus: - spiega Patrizia Minocchi, responsabile marketing e convenzioni Uisp - è stato molto piacevole vedere, nella stanza delle applicazioni sportive, le immagini di Medolla e Prato, dove l’Uisp e Ecopneus hanno realizzato insieme degli ottimi interventi di riqualificazione di impianti sportivi. Il nostro obiettivo ora è arricchire questo catalogo di immagini con quanto sarà fatto a Genova, per la pista d’atletica del plesso scolastico Villa Parodi e in Umbria, per il centro ippico di Todi. Per il 2015, inoltre, abbiamo in progetto di realizzare una nuova pista di atletica e un campo di calcio a 11. Il nostro obiettivo ora è far conoscere a tutte le nostre società sportive, ai comitati Uisp e ai gestori di impianti, quanto è possibile realizzare con questa materia prima seconda, proveniente da PFU, nell’impiantistica e nelle pavimentazioni dello sportpertutti. A breve, inoltre, avremo i risultati dei test effettuati dai gruppi di ricerca di Tor Vergata, tesi a dimostrare in modo scientifico la valenza antitrauma e gli effetti positivi delle peculiarità tecniche di queste tipologie di pavimentazione”.

L'Uisp Emilia-Romagna parteciperà all'evento con un convegno che si terrà sabato 8 novembre, in cui presenterà il progetto Eventi sportivi sostenibili, un cammino in sei tappe per stilare delle linee guida per la realizzazione manifestazioni a basso impatto ambientale.

“Siamo a Ecomondo per dire che lo sport è, a pieno titolo, all'interno delle dinamiche di ricerca di modalità organizzative e gestionali sostenibili - afferma Santino Cannavò, responsabile politiche ambientali Uisp - Ogni ambito sportivo dovrebbe essere rivisto alla luce di quello che la realtà ci impone, puntando ad una revisione culturale orientata in termini di sostenibilità”.
In qualità di membro del gruppo innovazione degli Stati generali della green economy, Cannavò ha preso parte agli Stati generali il 5 e 6 novembre e collaborato alla redazione del report. “Tutte le riflessioni sono partite dagli scenari proposti dall’Istituto intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), che hanno rilevato come siamo ormai in una fase di non ritorno in cui possiamo solo adeguarci ai cambiamenti, cercando di non peggiorare ulteriormente la situazione. È necessario passare ad un nuovo modello: da un’economia lineare, che prevede lo sfruttamento massimo delle risorse, una grande produzione di servizi e enormi quantità di rifiuti come atto finale, ad un’economia circolare, in cui si controllano le risorse, si producono gli stessi servizi ma si controllano i rifiuti in una nuova logica per cui i materiali nel lungo ciclo di vita siano riconvertibili in materie prime seconde, dando vita ad un circolo virtuoso. Per riuscire in questo c’è bisogno di una strategia nazionale, condivisa da Governo, imprenditori e terzo settore e c’è bisogno di semplificare le normative”.

“Nell’ambito della green economy esistono già una serie di buone pratiche che, in una strategia di prospettiva, hanno anticipato le normative - continua Cannavò - L’economia green è già attiva, bisogna comunicare i suoi risultati e creare le condizioni per renderla effettiva su scala nazionale. Ma il nostro Paese è indietro nelle norme e nella prospettiva, mancano indicazioni chiare del governo su questi temi, nonostante sia stato dimostrato anche in termini economici che la sostenibilità ambientale e quella economica procedono di pari passo. La nuova economia deve produrre preventivando nei costi la spesa necessaria per riportare il sistema nello stato di equilibrio precedente al processo di produzione”. (E.F.)

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