Nazionale

Promozione e uguaglianza in salute: Uisp per il Piano della prevenzione

Massimo Gasparetto, responsabile politiche della salute Uisp, e Daniela Rossi, consulente Uisp, tracciano un bilancio del seminario nazionale della scorsa settimana

 

L’Uisp è impegnata da sempre nella promozione della salute e del benessere di tutti i cittadini, negli anni questo impegno si è tradotto in progetti, campagne e nella creazione di collaborazioni che, in particolare sul territorio, hanno dato vita a partnership con altre organizzazioni e istituzioni del sistema sanitario. Proprio per rivitalizzare e aggiornare le reti e le strategie le Politiche per la promozione della salute Uisp hanno organizzato, mercoledì 28 luglio, un webinar nazionale cui hanno preso parte i Comitati regionali e territoriali Uisp e i rappresentanti del ministero della Salute e di aziende sanitarie locali che da anni portano avanti importanti collaborazioni con l’associazione dello sport per tutti.

Qual è stato l’obiettivo principale dell’incontro? Risponde Massimo Gasparetto, responsabile nazionale delle Politiche per la promozione della salute Uisp: “Volevamo riprendere il filo di un ragionamento che interseca le strategie dell’Uisp rispetto al tema delle politiche per la salute, abbiamo pensato che fosse il momento di rimettere in primo piano questa riflessione, perchè è un ambito che attiene profondamente alla nostra identità di associazione di promozione sociale ma anche perchè caratterizza la nostra mission associativa, attraverso la lotta alla sedentarietà che si rivolge a tutti quei cittadini che non sono già attivi e coinvolti nell’idea di sportpertutti. L’obiettivo era ravvivare una scambio sia in chiave interna che esterna, con la partecipazione del sistema sanitario, di cui siamo partner in molti territori”.

Rientra in questo lungo percorso anche il lavoro fatto in passato nell’ambito dei Piani regionali di prevenzione, come specifica Daniela Rossi, consulente per le Politiche di promozione della salute Uisp: “E' proprio in questo periodo che che le Regioni stanno elaborando i prossimi Piani di prevenzione sulla base di quello nazionale, quindi abbiamo ritenuto che fosse il momento giusto per trasferire una serie di informazioni ai nostri territori, e contemporaneamente metterli nelle condizioni di avviare rapporti con le Regioni proprio in fase di stesura dei Piani. Pensiamo sia utile proseguire le interlocuzioni, o aprirne di nuove, per verificare le potenzialità dell’Uisp come stakeholder del sistema sanitario”.

Il lavoro Uisp sui temi della prevenzione e promozione della salute è stato costruito in molti anni e si basa ormai su un robusto impianto che, in questo momento di pandemia, si pone con ulteriore urgenza. “Dobbiamo avere profonda consapevoleza del fatto che viviamo una fase in cui bisognerà accentuare le nostre capacità di analisi e ascolto dei contesti, da questa fase acuta usciremo con una serie di cicatrici su cui bisognerà intervenire - aggiunge Daniela Rossi - Da tutti i nostri ospiti istituzionali è stata ribadita l’urgenza di di rimettere in moto la popolazione, che vive una situazione di fragilità non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale, c’è una sofferenza diffusa in particolare tra i ragazzi. Quindi nei prossimi mesi dovremo essere pronti ad intervenire”.

Nella difficoltà generale si innesta il tema delle disuguaglianze: “Sarà importante essere al fianco delle persone che vivono condizioni di svantaggio - dice Massimo Gasparetto - il nostro approccio tramite il corpo è privilegiato, ci permette di agire per superare le paure e portare momenti di benessere in fasi problematiche come quelle che stiamo vivendo”.

L’Uisp può diventare protagonista della ripartenza con il bagaglio delle sue elaborazioni sui temi delle reti sociali e della costruzione di relazioni. L’intersettorialità è al centro dei Piani di prevenzione e si nutre della capacità di costruire sistemi in cui i diversi soggetti riescono a lavorare in team, interloquiscono, progettano insieme, valorizzando al massimo le peculiarità di ognuno. “In questo ambito, al fianco del sistema sanitario entrano in gioco i Comuni: l’Uisp si candida a creare relazioni forti con questi soggetti, proponendosi con un ruolo attivo e propositivo - prosegue Rossi - Daremo tutto l’appoggio necessario ai territori per permettere loro di proporsi come interlocutori, in quanto portatori di know how ma anche attori di politiche pubbliche, per entrare a pieno titolo sullo scenario delle politiche pubbliche per la salute. Sul territorio le situazioni sono differenziate e complesse, dipendono dalla consapevolezza Uisp ma anche dai potenziali partner: non esistono format già scritti, serve una grande capacità collettiva del nostro sistema associativo di analizzare il quadro, capire quali sono gli strumenti migliori ed intervenire”. 

Nel frattempo dal webinar sono emersi grande disponibilità, curiosità ed interesse ad approfondire questi temi: “La richiesta che viene dal territorio è quella di una formazione permanente - spiega Gasparetto - che permetta di rinforzare questo approccio, che per tanti versi è nuovo. Al fianco della formazione c’è la volontà di ampliare lo sguardo per andare a scoprire quelle forme di movimento che possono essere coerenti con la nostra storia ma anche corrispondere alle aspettative del mondo sociosanitario. E’ il momento di cercare nuove declinazioni al concetto di sportpertutti, partendo dalle nostre buone pratiche già in campo, con l’obiettivo di affrontare le disuguaglianze e intervenire su nuovi fronti, trovando un nuovo equilibrio tra proposte tradizionali e nuove relazioni creative. Dalle recenti riflessioni emerge con forza l’importanza della flessibilità, la capacità di adattarsi a contesti che cambiano”.

I contesti futuri in cui si pone la promozione della salute, infatti, prevedono un allargamento della prospettiva, fino a coinvolgere la rigenerazione urbana, urban health, dando vita non solo azioni puntuali ma a processi che si inseriscono in un contesto in cui nascono interazioni con soggetti diversi che affrontano vari aspetti del benessere della persona.

“I sedentari e i parzialmente attivi costituiscono il 70% della popolazione italiana - conclude Massimo Gasparetto - sono numeri importanti che evidenziano quanto sia necessario ampliare le competenze e la visione, per essere in grado di fare la nostra parte e far si che questa fascia della popolazione riceva proposte che la interessano. Si tratta di un obiettivo trasversale a tutta l’Uisp, il tema della salute può essere affrontato da tutta l’associazione: abbiamo avviato una fase costruttiva in cui ci impegneremo con tenacia e disponibilità a collaborare con tutti i settori dell’associazione, per raggiungere obiettivi comuni”. (Elena Fiorani)

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