Nazionale

Matti per il calcio e l’insegnamento di Basaglia sul Corriere della Sera

Corriere Buone Notizie presenta la Rassegna nazionale Uisp con le parole della responsabile Elisabetta Soglio: "pionieri del binomio sport-terapia"

 

Matti per il calcio tornerà in campo a San Benedetto del Tronto (AP) dal 25 al 27 settembre per la XVII Rassegna dei Dipartimenti di salute mentale: 12 squadre da tutta Italia formate da persone con disagio mentale, medici, operatori, familiari. Una formula “aperta” nata in maniera spontanea oltre trent'anni fa a Torino, Roma, Genova, Bologna. Con un pugno di psichiatri che in ordine sparso, iniziarono a sperimentare lo sport come terapia di risocializzazione, capace di generare autonomia nei pazienti e di abbattere barriere e pregiudizi in tutti gli altri.

Corriere della Sera Buone notizie ha presentato dalle sue pagine l'iniziativa Uisp, martedì 23 settembre: "Siamo contenti di dare spazio alla vostra iniziativa - scrive la responsabile Elisabetta Soglio - perché ci colpisce sempre la passione che vi muove e che vi ha resi anche un po' pionieri nell'applicazione del binomio sport-terapia alla sfera del disagio psichico. Come più volte è stato ribadito  negli anni trascorsi dalla riforma Basaglia, la chiusura dei manicomi non ha risolto il tema della cura e della presa in carico delle persone con disagio psichico e del sostegno alle loro famiglie. L'inserimento nella vita sociale è uno dei punti su cui Basaglia insisteva e su cui un pezzo di terzo settore cerca di spingere. Il campo da calcio, lo sport in genere,  possono agevolare questo inserimento: e quindi noi continuiamo a tifare per voi".

Qual è il valore aggiunto generato dall’incontro tra calcio sociale, psichiatria e un’associazione come l’Uisp che, sin dall’inizio, ne ha arricchito il percorso? Italo Dosio, psichiatra torinese e pioniere di Matti per il Calcio, alcuni anni fa, spiegò che “L’Uisp fa psichiatria attraverso lo sport, inventa e sperimenta regole adattate ma condivise e rispettate da tutti”. Richiamando uno degli insegnamenti più importanti di Franco Basaglia negli anni ‘70, “quando scriveva che la psichiatria dovremmo incontrarla fuori dalle istituzioni, con la possibilità di mettere al centro le persone e di valorizzare le differenze”.

Quest’anno ci sarà anche Italo Dosio a Matti per il calcio, grazie alla tavola rotonda nazionale del progetto Sic!Sport Integrazione Coesione, che si terrà giovedi 25 settembre a San Benedetto del Tronto (Ap), dal titolo “Pregiudizi in fuorigioco: sport e integrazione contro le discriminazioni”.

Lui ed altri psichiatri diedero vita alle prime scintille di Matti per il calcio, ispirandosi direttamente a Basaglia e alla necessità di portare la psichiatria nella società: “La situazione cui ci si è trovati di fronte alla nostra istituzione si presentava altamente istituzionalizzata in tutti i suoi settori: malati, infermieri, medici – scriveva  Basaglia nel suo libro L’istituzione negata – si cercò quindi di provocare una situazione di rottura che potesse far uscire i tre poli dalla vita ospedaliera dai loro ruoli cristallizzati… uniti nella stessa causa”. E uniti dallo stesso campo di gioco e da un pallone: "Matti per il calcio" parte proprio da lì.