"Mettiamoci in gioco": “Ridurre i guadagni di chi opera nell’azzardo"
La Campagna contro i rischi del gioco d’azzardo, di cui fa parte anche l'Uisp, condivide l’ipotesi di tassare le sale giochi
"Mettiamoci in gioco”, la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, di cui fa parte anche l'Uisp, condivide l’ipotesi di tassare le sale giochi per far fronte alle richieste che ci giungono dall’Unione europea.
Per Mettiamoci in gioco è preferibile ridurre i guadagni di chi opera nell’azzardo piuttosto che introdurre misure, come l’aumento delle accise sui carburanti, che colpiscono soprattutto gli strati più deboli della popolazione. Inoltre, la Campagna ha espresso il proprio pieno consenso alle misure elaborate dall’Osservatorio nazionale contro il gioco d’azzardo patologico, e recepite dal ministero della Salute, per ridurre i rischi di dipendenza delle nuove “macchinette”. La Campagna ritiene essenziale che tali misure vengano fatte proprie, integralmente, dall’intero Governo.
Nello stesso tempo, si ribadisce ancora una volta che la proposta sul gioco d’azzardo che il Governo ripresenta oggi a Regioni ed Enti locali va assolutamente rigettata, in primo luogo per il fatto che lede la tutela sostanziale delle prerogative di Regioni ed Enti locali. Ogni sala dedicata al gioco d’azzardo, al di là della categoria a cui appartiene, deve rispettare i regolamenti comunali, anche e soprattutto per quanto riguarda il mantenimento delle distanze minime dai luoghi sensibili e gli orari di apertura.
Mettiamoci in gioco sottolinea che – insieme al divieto totale di pubblicità e sponsorizzazione dell’azzardo – non vi sono altre strade per ridurre davvero l’offerta di gioco d’azzardo e i rischi di dipendenza nel nostro paese.