Nazionale

Montagna Uisp 2014: fino al 2 marzo alle pendici dell'Etna

Un'occasione per praticare attività in ambiente e conoscere le caratteristiche del territorio. Intervista a S. Cannavò
“La nostra è una settimana in montagna, in cui proponiamo una serie di attività legate al territorio, che servano a farlo conoscere anche a chi ci vive, per far capire che ha un valore che va oltre gli sport sulla neve”.
Santino Cannavò, presidente della Lega montagna Uisp, presenta Montagna Uisp che si svolgerà dal 23 febbraio al 2 marzo a Nicolosi (Ct), sulle pendici dell’Etna. Al momento la zona non è molto innevata, per via delle strane condizioni climatiche degli ultimi tempi: “Queste condizioni ci permetteranno di dimostrare che la destagionalizzazione può essere un punto di forza: un’accoglienza che si adatta alle condizioni riesce ad offrire al turista un’emozione esperienziale e lo sport offre tanti spunti. Lo scarso innevamento non inficia l’organizzazione, la montagna attrae a prescindere dalle condizioni climatiche: la gente sa che troverà proposte interessanti e divertenti, come biciclette, maneggi, escursione notturne. Tutto questo deve entrare nella mentalità del fruitore ma parte necessariamente da chi organizza le attività sul territorio. Dobbiamo organizzare proposte fruibili in ogni momento dell’anno, arricchendo di contenuti le iniziative. Credo che questo sarà il futuro: il cambiamento climatico è sempre più evidente e diventerà sempre più difficile prevedere condizioni di caldo o di freddo. Ma lo sport si può praticare lo stesso, basta non essere troppo affezionati alla disciplina”.
La settimana Uisp, infatti, prevede oltre alle attività sportive anche proposte culturali e scientifiche che illustrano la tradizione dei luoghi che la ospitano, dalla storia all’enogastronomia. “Attraverso queste chiavi è possibile narrare la storia di un popolo, storie incrociate, che danno un significato culturale, educativo e formativo alle nostre iniziative”.

L’Etna nel 2013 è diventato patrimonio dell’Unesco, qual è la posizione dello sport in questo contesto?
“L’obiettivo è arrivare ad organizzazioni complesse, che mettano insieme elementi di origini diverse. Vogliamo stimolare nei partecipanti riflessioni sul loro modo di fare sport e invitare le amministrazioni e associazioni locali a pensare ad uno sport riconvertito e orientato verso un equilibrio sociale e economico e verso il rispetto dell’ambiente. La montagna che ci ospita è un vulcano quindi lega due sistemi naturali: la montagna, con aspetti e discipline della montagna, e il vulcano in cui più si sale meno neve si trova. Proporremo ai partecipanti di muoversi su questo territorio, guardarlo, conoscerlo, anche grazie ad un incontro con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ci permetterà di sapere dove siamo, da dove nasce e come si evolve la storia di questa terra viva. Nell’incontro pubblico di sabato 1 marzo parleremo proprio di sport in aree protette: con noi ci saranno Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, il presidente del Parco dell’Etna, i rappresentanti delle amministrazioni comunali, e Filippo Fossati. Coinvolgeremo nella nostra riflessione anche le associazioni sportive del territorio, le guide dell’Etna, le guide ambientali. L’accompagnamento in montagna, nei suoi vari aspetti e sviluppi, è infatti al centro di un dibattito nazionale”.
Anche la comunità locale sarà coinvolta nella manifestazione Uisp: “La nostra impostazione prevede un grande coinvolgimento della comunità locale. I 130 partecipanti dormiranno nei B&b del paese, puntando ad una frammentazione massima dell’offerta turistica, per avvantaggiare tutta la comunità che ci ospita, prediligendo gli abitanti che hanno investito sul territorio”.
Per tutte le informazioni sul programma di Montagna Uisp clicca qui (E.F.)

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