Nazionale

Montagna Uisp: sull'Etna dal 23 febbraio al 3 marzo

Edizione 2014 in Sicilia, sulla "montagna di fuoco". Tante proposte di attività in ambiente. Interviene S. Cannavò
La prossima edizione di MontagnaUisp, la manifestazione in ambiente organizzata dalla Lega montagna Uisp, si terrà dal 23 febbraio al 3 marzo 2014 sull’Etna. La Lega montagna Uisp da qualche anno, con le sue attività e manifestazioni nazionali, è impegnata in una revisione culturale della sua proposta sportiva. “Puntiamo ad una politica sportiva strettamente coniugata con le aspettative delle popolazioni locali - spiega Santino Cannavò presidente nazionale Lega montagna Uisp - e definita nei limiti fisici ed ambientali del territorio. Le nostre manifestazioni scelgono territori che potenzialmente sono laboratori di nuovi modelli di turismo sostenibile e rappresentano volani di sviluppo per l’intera regione. Nel 2011 abbiamo scelto il Parco nazionale Gran Paradiso e la comunità di Noasca, nel 2012 la Foresta di Tarvisio, nel 2013 il Parco nazionale Tosco Emiliano e nel 2014 sarà la volta del Parco dell’Etna. Per la manifestazione dal titolo “ETNA: montagna di fuoco. Parco, comunità, sport e natura”, abbiamo coinvolto il Comune di Nicolosi e l’Ente Parco dell’Etna”.
La settimana di attività in ambiente proposta dalla Lega montagna Uisp prevede escursioni, ciaspolate, speleo grotte, sci, ciescursionismo, mountain bike; attività scientifico-culturali, tra cui l’incontro con INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), la proiezione del filmato “L’eruzione perfetta” e l’incontro con l’ente Parco dell’Etna; attività turistiche, con visite in località limitrofe; attività enogastronomiche.

“L’obiettivo è dimostrare che la sinergia tra attori diversi, amministrazioni, enti parco, associazioni sportive, culturali e ricreative, consorzi, imprenditori locali, comunità scientifica, può avviare una maniera nuova di governare il territorio – continua Cannavò - Una visione che ha bisogno di tanti saperi, che si costruisce nella partecipazione collettiva e che può rappresentare un modello per l’intera nazione. L’Etna a giugno 2013 è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità, la sua unicità dal punto di vista geologico, le sue popolazioni, la sua storia, la sua natura rappresentano un laboratorio ideale per mettere in atto tali politiche”.

La Sicilia presenta da un lato un sistema economico paralizzato, con i più alti tassi di disoccupazione registrati negli ultimi anni ed una precarietà diffusa, dall’altro è ricca di uno dei più importanti patrimoni artistici del mondo, di paesaggi tipici ed unici, di una cultura e tradizione invidiata da tanti. Una nazione in mezzo al Mediterraneo, con 7500 km di spiagge, con il 20% di aree naturali protette, fiumi, laghi e con il 55% del territorio costituito da montagne, come le Alpi, che sono le più frequentate al mondo. Un territorio tra i più ricchi di biodiversità in Europa con metà delle specie vegetali e un terzo di quelle animali presenti in Europa ed un alto indice di boscosità. "Nonostante ciò - conclude Santino Cannavò - tranne qualche azione locale, questo patrimonio fatica a diventare un volano di sviluppo per l’intera nazione. Manca una governance nazionale che metta a sistema il patrimonio descritto definendo un’azione politica che incentivi l’occupazione e lo sviluppo degli ambiti turistici, in particolar modo del turismo sostenibile".

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