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Oltre la malattia: ripensare la salute come libertà esistenziale

Dopo il suo intervento alla presentazione del progetto ABC a Roma, Simone Digennaro è stato intervistato dall'agenzia Dire

 

Lunedì 29 settembre, al ministero della Salute di Roma, è stato presentato il progetto “ABC – Act, Belong, Commit”, ovvero “Agisci e renditi attivo”, realizzato in prima linea dall’Uisp con il sostegno del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità.

Nel corso della presentazione, si sono susseguiti gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni promotrici e di esperti del mondo della salute, tra cui Simone Digennaro, presidente del Corso di laurea di Scienze Motorie dell'Università di Cassino, che ha approfondito la definizione di salute dal punto di vista politico e sociale. Intervistato dall’agenzia di stampa Dire sulla formazione, nel contesto sociale attuale, dei nuovi operatori della salute, Digennaro ha spiegato che il concetto di salute oggi è molto più ampio rispetto al passato. “L’ampliamento del concetto di salute ha introdotto nuove sfide dal punto di vista formativo. Oggi non ci si limita più a trattare la malattia, ma l’obiettivo è occuparsi del benessere complessivo degli individui. Per questo è necessario formare professionisti capaci non solo di curare le malattie, ma di prendersi cura della persona nella sua totalità. Quindi, il loro ruolo comprende, ad esempio, la promozione del benessere quotidiano, l’incoraggiamento a stili di vita attivi e salutari, la prevenzione e il trattamento delle patologie, e più in generale, la valorizzazione della qualità della vita di ciascuno. In altre parole, la salute va intesa come un concetto globale che richiede competenze integrate e trasversali”. 

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“Con l'Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, ci occupiamo da tanto tempo di benessere e lo facciamo da diversi punti di vista - ha aggiunto Digennaro - sociale, pedagogico, medico e, di conseguenza, il nostro obiettivo è sempre stato quello di allargare questi orizzonti di intervento. Dobbiamo adottare una prospettiva orientata all'idea che occuparsi del benessere dei cittadini vuol dire permettere alla nostra società di svilupparsi dal punto di vista economico ma anche sociale e civico. Perciò, questo è il nostro impegno come università: favorire una transizione verso un approccio più democratico, aperto alla cura di tutti quanti”. 

"La definizione di salute data dall'Oms, (Una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente l'assenza di malattia o infermità) cambia la prospettiva facendoci entrare in una dimensione esistenziale più ampia e più complessa - ha detto nel suo intervento alla presentazione di ABC, Simone Digennaro - Se la malattia può essere individuata e affrontata secondo protocolli precisi, il concetto di benessere risulta, invece, più difficile da definire. Infatti, definirla come stato di completo benessere e non solo assenza di malattia, ha allargato molto gli orizzonti. Questo approccio ci invita a considerare l’individuo nella sua totalità: un approccio che ritroviamo nelle attività Uisp, in cui lo sforzo è teso a mettere in connessione un territorio e permettere a ogni individuo di vivere in completezza i suoi diritti".

Nel suo intervento, Digennaro ha richiamato le parole di Nussbaum, secondo cui "Curare significa rendere ciascuno capace di vivere una vita degna". Ciò significa che l’impegno deve andare oltre la semplice tutela della salute: occorre permettere a tutti di condurre una vita degna. In particolare, chi si trova in stato di fragilità merita un’attenzione speciale, poiché è nella capacità di rispondere alle differenze che una democrazia si dimostra pienamente efficace". 

Il professor Digennaro ha poi affermato che l’Italia dispone di un sistema sanitario all’avanguardia, capace di rispondere alle esigenze della popolazione con servizi di alta qualità, comparabili a quelli della Finlandia. Tuttavia, altri indicatori mostrano che il livello di benessere e qualità della vita nel Paese è più basso. Per questo motivo, Simone Digennaro ha sottolineato che occorre andare oltre la cura delle malattie e sviluppare una democrazia concreta, in grado di accogliere le esigenze esistenziali di tutti. “I processi culturali influenzano il nostro concetto di benessere - ha detto - quindi quello che possiamo fare, attraverso il progetto ABC, è ridisegnare un modo diverso di intendere la nostra democrazia e cosa voglia dire un intervento di comunità in cui la centralità sia sugli individui e sulle fragilità e si lavori in rete". (A cura di Elena Del Grosso)