Nazionale

Pallavolo Uisp: dare a tutti una possibilità in più di gioco

Il segreto della pallavolo Uisp: fare dei valori sociali, dei diritti, della parità di genere altrettante occasioni di gioco e di festa con i ragazzi. Parla F. Giorgetti

 

La pallavolo è donna, anche nell’Uisp vale questa importante tendenza. La pallavolo Uisp si conferma una delle attività associative più dinamiche, giovani e ramificate nel territorio, con centinaia di società sportive affiliate. E un dato che fa riflettere: nella fascia tra zero e 19 anni i tre quarti degli iscritti sono ragazze.

Qual è il segreto di questo successo? Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Giorgetti, responsabile nazionale del Settore di attività Uisp Pallavolo, al via di questa nuova stagione sportiva: “Se non ci fossimo noi, molti smetterebbero. La pallavolo è uno sport molto tecnico, c’è bisogno di tanti allenamenti e questo, per gli adolescenti, è spesso troppo impegnativo. Per questo occorre puntare sul divertimento”.

Già, il divertimento: tutti i Campionati territoriali e regionali della pallavolo Uisp sono occasioni di festa. In maniera particolare i Campionati nazionali che quest’anno si sono svolti a Rimini. Almeno a giudicare dalle migliaia di post e selfie postati da ragazze, ragazzi e tecnici. Nicola Guardati, allenatore del Volley Scholl Genzano Roma, in un’intervista dice: "È stata un’esperienza altamente formativa per le ragazze, che hanno avuto l’opportunità di affacciarsi ad una pallavolo di alto livello”.

“I complimenti fanno sempre piacere – prosegue Giorgetti – I nostri Campionati Uisp cerchiamo di scaldarli il più possibile e di renderli alla portata di tutti, puntando sul sapore della festa e sulla possibilità di far giocare a tutte le squadre il maggior numero di partite possibile. Coinvolgiamo le società anche nell’organizzazione e nella gestione delle partite. In questo modo cerchiamo di trasmettere loro una modalità basata sulla collaborazione tra squadre diverse. Anche quando tornano nel loro territorio, auspichiamo una maggior collaborazione tra di loro, affinchè ci sia un buon coordinamento tra le società che puntano di più sull’alto livello e quelle che scelgono di specializzarsi nell’attività per tutti, per tutte le età e per tutte le esigenze, collegate alle scuole. In questo modo tutti i giovani potrebbero avere spazio e giocare di più, riducendo al minimo la permanenza in panchina”.

La pallavolo Uisp è anche un terreno di sperimentazione di formule originali di gioco: “Cerchiamo di rileggere lo sport, scomponiamo e ricomponiamo le regole della pallavolo ad esempio attraverso il misto, ovvero uomini e donne in una stessa squadra. O anche dando la possibilità alle società di far scendere in campo qualche fuori quota per età. Lo facciamo non solo in virtù degli aspetti regolamentari ma anche per trasmettere valori sociali ed educativi”.

A che cosa ti riferisci? “Penso alla promozione del sitting volley, nato per persone con disabilità: una formula che abbiamo esteso a tutti i ragazzi e per questo permette di giocare insieme a ragazzi con e senza disabilità. Penso alle nostre iniziative che chiamiamo ‘Matti per la pallavolo’ con le Asl e i Centri di salute mentale in molte città, tra le quali Ferrara, Modena, Bologna, Savona e in Piemonte. Penso alle iniziative Pallavolo per i diritti, che incentivano la partecipazione e la parità di genere, con iniziative in molte città spesso in coincidenza con i Gay Pride territoriali. Penso alle iniziative che dedichiamo alle persone che sono rimaste nel cuore di tutti, come la sedicenne Valentina Col che ricordiamo ogni anno ai Campionati nazionali, al fianco dei suoi genitori che sono diventati dirigenti del nostro SdA. E a quelle che stiamo dedicando al caro Giorgio Torchio, dirigente storico della Pallavolo Uisp Roma, al quale recentemente è stata anche intitolata una palestra della Capitale. Non sono commemorazioni, quanto occasioni per valorizzare ciò che queste persone hanno fatto da vive: il dolore può essere canalizzato in qualcosa di positivo per tutti”.

“Per chiudere penso che il segreto del successo della Pallavolo Uisp sia proprio questo: far giocare i ragazzi, dare a tutti delle possibilità di gioco in più rispetto alla Federazione. Allo stesso tempo portare la pallavolo fuori dagli impianti canonici e dalle palestre, portarla in strada, in piazza, nelle carceri”.  (a cura di I.M.)

Per tutte le informazioni su attività e campionati consultare il sito della pallavolo Uisp.

Nella foto: la squadra del Volley Genzano (fonte: Il Manilio)

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