Lo scenario in cui le politiche educative e di inclusione agiscono è molto complesso e non riguarda solo i bambini e le bambine, ma tutte le persone giovani e meno giovani che per svariate ragioni rischiano di non vedere riconosciuti i propri diritti di crescita, di educazione e inclusione sociale. E lo sport, inteso come bene sociale che interessa anche l’educazione e le relazioni tra le persone, rappresenta un diritto a cui nessun essere umano può e deve rinunciare.
L’Uisp traccia percorsi di dialogo e di apertura verso la comunità, le istituzioni e le amministrazioni con l’intento di creare una comunità educante che possa prendersi cura delle persone più fragili. Da questo dialogo e confronto, nascono nuove opportunità per garantire il diritto allo sport per tutti, come i patti educativi di comunità o anche i tantissimi progetti che promuovono movimento e sport come strumenti in grado di contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica.
La tutela dei minorenni vede l’Uisp impegnata come sempre a combattere gli abusi e le violenze nello sport e ha portato l’associazione ad unirsi Dipartimento dello sport insieme a 26 enti e associazioni a dar vita alle campagne nazionali “Battiamo il silenzio” un processo in grado di promuovere la “vera” prevenzione che prima di essere un fatto tecnico, è un percorso culturale che impegna tutto il mondo adulto. I protocolli di intesa con le varie istituzioni rendono l’Uisp associazione riconosciuta ad operare in contesti diversi: dalla scuola alla strada, dagli impianti sportivi alle periferie territoriali, dalle carceri ai centri di salute mentale.
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