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Riforma dello sport: ecco il report e il video integrale del webinar Uisp

Il tema del lavoro sportivo è stato al centro del webinar con Tiziano Pesce, Guido Martinelli e Francesca Colecchia. Oltre 2.000 i partecipanti

 

Dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del Decreto legislativo "correttivo bis",  l'Uisp ha organizzato questo pomeriggio un appuntamento speciale nell’ambito del progetto Sport Point, per provare a chiarirne alcuni aspetti. Hanno partecipato oltre duemila iscritti. In considerazione della domanda crescente, l’Uisp ha deciso di rendere pubblico l'appuntamento e di trasmetterlo sui canali YouTube e Facebook Uisp Nazionale. C’è attesa per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del testo, cosa che potrebbe avvenire la prossima settimana.

Sono stati toccati i temi di maggiore attualità da parte di relatori di assoluto livello e competenza: dott.ssa Francesca Colecchia, responsabile Consulenze Arsea srl, il presidente nazionale Uisp Tiziano Pesce, l'avv. Guido Martinelli, tra i massimi esperti nazionali di diritto sportivo, tributario e del lavoro.

ECCO LA REGISTRAZIONE INTEGRALE DEL WEBINAR : “LA RIFORMA DELLO SPORT” 

L’incontro è stato aperto da Enrica Francini, responsabile del Dipartimento Sostenibilità e risorse, bilancio e servizi Uisp e coordinato da Simone Ricciatti, responsabile nazionale Consulenze Uisp.

Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, nel suo intervento ha ringraziato i relatori partecipanti e i tantissimi partecipanti. “Abbiamo compiti di rappresentanza e di divulgazione, per questo abbiamo organizzato questo webinar – ha detto Pesce - La voce dell’Uisp, la voce del nostro movimento, quello dello sport sociale, di base e per tutti a volte scomoda, è stata sempre presente sulle tematiche di ampio respiro e della riforma dello sport. Siamo stati più volte auditi dalle Commissioni di Camera e Senato, abbiamo presentato le nostre proposte molte delle quali sono state accolte. Altro motivo di interesse in questi giorni estivi è quello dell’entrata dello sport in Costituzione, come ho avuto modo di scrivere in questi giorni sul Corriere della Sera. Continueremo a seguire l’evoluzione di questi importanti fatti per il mondo sportivo e associativo. Ci avviciniamo all’apertura della nuova stagione sportiva e il nostro impegno sarà quello di continuare a marcare la meta e spingere per accelerare la ‘transizione’ sportiva”.

Guido Martinelli, avvocato esperto di diritto sportivo, ha illustrato gli aspetti più importanti, alcuni ancora da ben definire, della riforma dello sport e del recente Decreto: “L’obiettivo mi sembra essere quello di mettere paletti tra quello che si può fare e quello che non si può fare. In passato il mondo sportivo aveva comportamenti di prassi che non coincidevano sempre con l’impianto normativo, anche perché ormai molto vecchio, risalente agli anni ’90 e alla legge 289 del 2002. Ci sarà bisogno di un certo periodo di rodaggi e aggiustamenti, come ci dice anche la legge del terzo settore che, dopo sette anni dalla sua approvazione, sta ancora affrontando step di attuazione”. 

Poi l’avvocato Martinelli ha posto l’accento su alcune domande più rilevanti e ricorrenti: “Chi dobbiamo considerare lavoratori sportivi? Le agevolazioni previste per i lavoratori sportivi nascono dal presupposto della specificità dello sport. Non può essere data un’interpretazione estensiva. Non tutti possono essere considerati lavoratori sportivi. Per questo le figure dei lavoratori sportivi sono tipizzate. Secondo problema: come inquadrare il rapporto di lavoro? Non si può presumere niente. Esiste il principio della indisponibilità del rapporto di lavoro, sancito da Costituzione e Cassazione. Prima si stabiliscono le modalità concrete di svolgimento del rapporto di lavoro e in subordine si stabilirà l’inquadramento contrattuale”.

Due accenni finali sono stati riservati a problemi ancora aperti: l’introduzione del vincolo biennale e il tema del regime Iva sui servizi sportivi.

Francesca Colecchia, responsabile Consulenze Arsea srl è intervenuta con chiarezza e precisione su alcuni aspetti specifici, come ad esempio il percorso di acquisizione della personalità giuridica per le associazioni, l’abrogazione del modello Eas, le collaborazioni sportive. Particolare attenzione ha dedicato al tema dei volontari, per i quali “è stata vietata la possibilità di essere volontario e lavoratore per la stessa associazione sportiva ed è stata abrogata la possibilità del rimborso forfetario. Cosa diversa è l’autocertificazione di rimborso di costi sostenuti dai volontari, l’importante è che sia regolamentata”.

Al centro dell’intervento della dottoressa Colecchia c’è stato il tema del lavoro sportivo: Come impostare il rapporto di lavoro? Come funziona la tutela previdenziale del lavoratore sportivo? “Si possono avere diverse tipologie di rapporti di lavoro – ha detto Colecchia - che possono convivere all’interno della stessa società sportiva.  Le tipologie delle mansioni sono elencate nell’art. 25 del Decreto 36”.

Il progetto Sport Point, finanziato da Sport e Salute SpA - promosso dall’Uisp in sinergia con altri Enti di promozione sportiva, così come richiesto dal bando - ideato per contribuire a rispondere sempre più puntualmente alle esigenze crescenti e diversificate del mondo sportivo, attraverso una serie di servizi facilmente accessibili ed in grado di promuovere le opportunità dello sport di base e sociale, sensibilizzando ed accompagnando le cittadine e i cittadini interessati.

ECCO I MATERIALI DIDATTICI DEGLI INCONTRI DI CONSULENZA “SPORT POINT” GIA' REALIZZATI


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