Nazionale

Rugby Uisp: dal 28 maggio al via le Finali Nazionali

Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna ospiteranno gli incontri, occasioni per dare vita a feste sportive all'insegna dell'inclusione. Parla Lorenzo Bedussi

 

Mogliano Veneto (Tv), Gardone Riviera (Bs) e Rimini saranno le località che ospiteranno le finali nazionali del Rugby Uisp, per chiudere una stagione difficile ma partecipata, sempre all’insegna della festa e dell’inclusione. “Le finali nazionali rappresentano ogni anno la conclusione della regular season, il nostro campionato - racconta Lorenzo Bedussi, responsabile Rugby Uisp, all'interno del Settore di Attività Giochi Uisp - quest’anno abbiamo saltato la fase dei play off concentrandosi sugli incontri delle finali. Il nostro campionato è diviso in tre gironi da cui stiliamo una classifica unica per assegnare gli abbinamenti di queste partite. Tutte le squadre sono arrivate a fine campionato con 8 partite giocate e nelle finali incontreranno team con piazzamenti simili, per giocare partite equilibrate contro squadre che non abbiano già incontrato. Ci piaceva l’idea che tutte le squadre potessero giocare una finale, non solo le prime classificate, incontrando rivali dello stesso livello. In fondo, il vero obiettivo è organizzare delle giornate di festa: infatti, la squadra che ospita le finali organizza tutto l’evento, offre il campo, il terzo tempo e le premiazioni. Ogni week-end di gioco diventa una festa sportiva, che raccoglie nei vari impianti diverse squadre: non è la solita partita di campionato ma un evento conviviale e socializzante, un’occasione di scambio di esperienze per gruppi che arrivano da territori diversi”.

Questo il calendario delle finali: il 28 e 29 maggio giocheranno a Rimini le squadre piazzate dal 13° e 19°; il 4 e 5 giugno a Gardone Riviera quelle tra il 9° e il 12°, ed infine sabato 11 e domenica 12 giugno a Mogliano Veneto (Tv) le prime otto classificate. Per maggiori dettagli clicca qui

Quali sono gli impegni per il futuro? “Dopo una stagione molto soddisfacente, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, ripartiremo a settembre, mentre in estate ci concentreremo soprattutto sulla formazione degli arbitri: ci teniamo molto a riprendere questo percorso per caratterizzare sempre meglio l’offerta Uisp e sviluppare le nostre caratteristiche specifiche. I corsi sono occasioni per relazionarci con gli arbitri e sviluppare insieme i nostri temi: inclusività, dialogo, mediazione. E’ questo che rende il nostro sport divertente e cavalleresco, che trasmette una mentalità sportiva e accogliente. Proponiamo un’alternativa al rugby che si gioca da altre parti, non c’è solo un modo di interpretarlo e noi siamo pronti a inventare sempre nuovi approcci all’insegna dell’apertura e dell’inclusione. Infatti, per il futuro stiamo anche lavorando alla strutturazione di un campionato femminile: stiamo cercando di completare le figure dirigenziali nelle varie società che possano seguirlo. Speriamo di arrivarci presto dato che l’Uisp è stato il primo ente a far giocare a rugby le donne, fin dal 1985”.