Il popolo saharawi vive da 40 anni in esilio, in mezzo a un deserto pietroso e rovente, aspettando pacificamente dal 1991, dopo il cessate il fuoco dell’ONU, che gli venga riconosciuto il diritto a tornare nelle propria patria, occupata dal 1975 dal Marocco. Inoltre, negli ultimi mesi, è fiaccato anche da una calamità naturale impensabile: la pioggia.
Leggi il diario di Ivan Lisanti, Consigliere nazionale Uisp, testimone di quanto sta succedendo nei campi profughi saharawi dopo l'alluvione di ottobre.
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