La stagione sportiva degli scacchi Uisp si apre con una novità all’insegna dell’inclusione e della partecipazione: l’ASD Scacchistica Pordenonese, affiliata Uisp, ha firmato un accordo di collaborazione con l’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale-ASFO al fine di coinvolgere persone in carico alle strutture del Dipartimento dipendenze e salute mentale nelle attività proposte dall'Asd.
“Questa collaborazione conferma le potenzialità dello sport per il miglioramento della qualità della vita delle persone - dichiara Sara Vito, presidente Uisp Friuli Venezia Giulia - non solo con le tradizionali attività sportive, ma anche con proposte innovative che permettono di intercettare problematiche particolari e delicate, apportando benefici alle persone coinvolte. Queste iniziative danno avvio a progetti sperimentali che possono aprire varchi anche per altre specialità: credo che l’accordo tra la nostra Asd e l’azienda sanitaria Friuli occidentale possa essere un apripista importante da valorizzare. L’attività che quotidianamente la Scacchistica pordenonese porta avanti sul territorio è l’esempio di come lo sport sia capace di produrre benessere e migliorare la qualità della vita delle persone”.
Nell'ambito del'accordo di collaborazione il gioco degli scacchi è ritenuto un valido strumento riabilitativo, in uno specifico momento del percorso terapeutico, per acquisire un'adeguata autostima, rinforzare le abilità cognitive e relazionali degradate dalle dipendenze.
“Coinvolgiamo nelle nostre attività persone dipendenti dall’azzardo ormai da qualche anno - racconta Vanni Tissino, istruttore e arbitro scacchi Uisp Pordenone - in questo modo siamo entrati in contatto con l’Azienda sanitaria locale che ha iniziato a seguire le nostre attività e a segnalarci le persone inserite nel loro Dipartimento. Alcuni di loro, circa una trentina, hanno cominciato a frequentare in maniera informale il nostro circolo, si sono inseriti riuscendo in 9 casi su 10 ad abbandonare la loro dipendenza dal gioco d’azzardo. Questo accordo è la formalizzazione di un’attività già rodata e permette l’allargamento a persone con disagio mentale e disturbi alimentari. Cresce la platea dei destinatari e di conseguenza aumenterà il numero di operatori Uisp formati per l’attività gli utenti dei Dipartimenti di salute mentale. I volontari faranno i corsi con il Dipartimento per poter poi condurre le attività, che si svolgeranno al nostro circolo o, in caso di necessità particolari o gruppi numerosi, nelle loro strutture”.
L’accordo sottoscritto dalle due realtà evidenzia che il gioco degli scacchi può integrare l'attività riabilitativa degli utenti in carico ad ASFO, perchè risulta funzionale alla ripresa delle capacità cognitive e comportamentali e a migliorare il controllo dell'impulsività, permette inoltre di utilizzare il pensiero analitico e strategico, gestire lo stress e migliorare la capacità di concentrazione.
“Nell’Uisp ci sono state esperienze simili a questa di Pordenone ma mai così strutturate - afferma Marco Ottavi, Scacchi Uisp all'interno del Settore di Attività Giochi Uisp - è sicuramente una buona pratica da condividere sul territorio. Gli scacchi sono un’attività sociale, capace di creare una relazione tra le persone e le sue caratteristiche risultano molto efficaci nel contrasto alla ludopatia: infatti, prevedono regole ferree e la possibilità di vincere esclusivamente grazie al proprio impegno, senza fare appello alla fortuna. Questo permette di ottenere soddisfazione dal gioco senza incorrere nei rischi legati all’azzardo. Il gioco degli scacchi è uno strumento elastico, adattabile a vari ambiti di intervento: abbiamo svolto delle attività sperimentali anche con malati di Alzheimer, ottenendo riscontri positivi, perchè riesce a mettere in moto dei meccanismi che aiutano a stimolare le capacità cognitive anche in caso di patologie”. (A cura di Elena Fiorani)