Nazionale

Sport e ambiente, pagaiando lungo il Tevere

Si è conclusa a Roma il 1 maggio l’edizione numero 40 della Discesa Internazionale del Tevere. Parlano Gianni Russo, Uisp Acquaviva e Roberto Crosti, coordinatore Dit

 

Si preannunciava uno spettacolo e così è stato. L’ultima tappa della Discesa Internazionale del Tevere non ha smentito le attese della vigilia, anzi ha confermato il fascino di questo evento. Alla riuscita della manifestazione  ha contribuito l’Uisp Acquaviva insieme ad alcune associazioni sportive e ambientaliste del territorio. La manifestazione è stata incentrata sulla riqualificazione del fiume Tevere attraverso la salvaguardia dell’ambiente circostante. Non solo: i fiumi rappresentano una risorsa che, se ben gestita,  arricchisce le città di possibilità turistiche, di mobilità alternativa, di rigenerazione urbana. Il valore che può trasmettere un corso d’acqua sano e pulito l’ha illustrato Gianni Russo, responsabile Uisp Acquaviva che spiega come “per le comunità locali il fiume sia un fattore indispensabile perché è fonte di aggregazione, di rete sociale e di collegamenti fisici e spirituali.” Allo stesso modo agisce la DIT che lo stesso Russo definisce “una comunità itinerante formata da numerose persone di ogni età che per più giorni sta insieme praticando uno sport che diventa veicolo per la conoscenza reciproca e del territorio circostante. Un concetto autentico dello sport per tutti”.

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Alla Discesa hanno partecipato oltre cento canoisti e numerose famiglie provenienti da tutta Europa: sono partiti il 25 aprile da Cittá di Castello (Pg) per vivere tra le acque e le sponde del fiume Tevere una settimana di sport e turismo alla scoperta di un territorio naturale e al contempo incontaminato. 7 giorni dove l’attività sportiva è stata affiancata da meraviglie artistico-culturali. Lo scenario della frazione conclusiva a Roma ha rappresentato l’essenza di tutto ciò. 

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Sin dalle battute iniziali con la partenza dal ponte Tor di Quinto intorno le 11 si è respirata un’atmosfera di festa. Partecipanti di tutte l’età e di ogni dove hanno navigato i 15 chilometri previsti in giornata attraversando il cuore della capitale. Sup, canoe, gommoni e persino una bicicletta acquatica sono state le imbarcazioni utilizzate per muoversi lungo le acque romane. A rendere il tutto ancora più armonioso è stata la band dei “Fire dixie jazz”. Anche loro hanno approfittato dell’occasione per imbarcarsi con i loro strumenti su un gommone accompagnando a ritmo musicale la flotta per la maggior parte del tracciato. Un effetto speciale gradito sia dai canoisti che dai passanti increduli presenti ai lati del Tevere. Così in occasione di una giornata di festa come quella del 1 maggio il gruppo della discesa ha trasmesso allegria ai numerosi spettatori costeggiando i diversi siti storici del centro della capitale. Emblematico il periodo di sosta sotto Castel Sant’Angelo, ore 13 circa, momento di socializzazione e di confronto tra i partecipanti sempre con il sottofondo jazz. In questa fase di ristoro è stato anche possibile degustare fave e pecorino romani, prodotti tipici del territorio.

Il percorso della Discesa è poi proseguito verso la zona sud del fiume nota per lo stato di degrado evidente nel quale è immersa. Il passaggio della flotta ha avuto il compito di lanciare un messaggio: quello spazio verde non merita una simile condizione di abbandono. Proprio quest’anno la DIT è stata improntata sotto il segno verde della riqualificazione ambientale e dell’economia circolare, oltre alla promozione sportiva e culturale. “Dopo circa 230 chilometri giunge il 1 maggio a Roma la 40esima edizione della Discesa Internazionale del Tevere un’occasione di riqualificazione fluviale a dimostrazione che anche il fiume può essere una rotta turistica, piena di eventi culturali con direzione verso i rifiuti zero”. Così Roberto Crosti, coordinatore della DIT ha definito gli orizzonti verso cui è rivolta la manifestazione.  Particolarmente rilevante, infatti, l’impegno che quest’anno la manifestazione ha assunto nei confronti della promozione ambientale. In tutte le attività svolte tappa dopo tappa il marchio distintivo è stato sempre quello del rispetto dell’ecosistema e del combattimento contro l’inquinamento e l’utilizzo della plastica. Anche per questo la DIT ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente con l’hashtag #pasticfree e ha iniziato una lotta per lo stop all’utilizzo della plastica monouso. Una campagna ambientale che si aggiunge così ai valori che la Discesa promuove durante i giorni di attività.

È stata dunque una manifestazione dove lo sport ha navigato insieme alla cultura e alla natura. La Discesa Internazionale del Tevere edizione 2019 si concluderà definitivamente domenica 12 maggio con la post-tappa che condurrà la flotta da Roma fino a Fiumicino alle soglie del fiume con il passaggio simbolico in mare. Ma l’appuntamento è già fissato per il prossimo anno con la consueta settimana dal 25 aprile al 1 maggio pronta ad animare le acque del Tevere. (a cura di Pierluigi Lantieri)

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