Finalità del progetto è quella di dimostrare che lo sport è un valido strumento terapeutico nella processo di riabilitazione e integrazione sociale delle persone affette da disagio mentale.
Del precedente progetto “Sportiva…mente”, “Abili per lo Sport” recupera l’impostazione metodologica con una struttura in due fasi: la prima fase vedrà protagoniste tre città pilota, nelle quali verrà definito e sperimentato il modello di intervento - attività da svolgere (prevalentemente sport di squadra), le modalità organizzative, il coordinamento con le famiglie e gli operatori sanitari – mentre la seconda fase sarà incentrata sulla applicazione e valutazione del modello in altre cinque città. La procedura di valutazione è determinante per capire se il tipo di proposta sportiva elaborata sia efficace e soprattutto replicabile in altri contesti simili.
Il progetto partirà a Firenze, Milano e Taranto, avrà durata annuale e sarà seguito da una cabina di regia nazionale, che si avvarrà della collaborazione di psichiatri ed esperti, in stretta collaborazione con referenti locali. Il progetto coinvolgerà complessivamente oltre 200 persone nell’area del disagio mentale, 60 in questa prima fase. La prima riunione operativa, che servirà a verificare l'andamento di questa prima fase, si svolgerà il 2 luglio a Roma (F Se.)