Nazionale

Sport e inclusione: l'Uisp al fianco delle persone ipovedenti

A Roma le boccette per persone ipovedenti, a Jesi attività inclusive in spiaggia e sulla neve. Parlano V. Bertacchini e S. Squadroni

 

Il 26 novembre a Roma si è tenuta la 'Lezione 0' di boccette adattate per persone con disabilità visiva, inizio di un progetto che coinvolgerà l'Uisp nella creazione di un circuito inedito per quest’attività. L’idea di un percorso di avviamento al gioco del biliardo per persone ipovedenti l’ha avuta l’ASD Disabili Roma 2000, affiliata Uisp che si occupa della promozione di sport inclusivi, come arrampicata sportiva e calcio a 5. “Ci siamo incontrati, assieme ad una decina di partecipanti, per una lezione iniziale, ho illustrato le regole e abbiamo fatto delle prove: qualcosa di sporadico era già stato fatto in quest’ambito ma ora vorremmo strutturare questo percorso. Stiamo costruendo la casa dalle fondamenta, il regolamento vero e proprio lo costruiremo strada facendo", spiega Vanni Bertacchini, responsabile nazionale del Biliardo Uisp all'interno del Settore di Attività Giochi Uisp, che farà la spola fra Bologna e Roma in qualità di formatore, per i prossimi incontri, a partire dal 14 dicembre, presso la sala Mbm Club, che si è dimostrata disponibile a dedicargli uno spazio.

Oltre ai dirigenti Uisp Roma, il presidente del Comitato Simone Menichetti, il consigliere Massimo Scarabattoli e il responsabile Area Giochi Lazio Marco Ottavi, erano presenti il presidente dell'Asd Disabili Roma 2000, Roberto Remoli e l’ideatore del progetto Roberto dell’Aquila. “E’ stata un’esperienza fantastica dal punto di vista umano e da dirigente Uisp, assieme a persone speciali, che dedicano molto tempo ad aiutare gli altri - racconta Bertacchini, che si sofferma su un’immagine che lo ha colpito - c’era un signore che vede solo le ombre e da ragazzo giocava a stecca: con una bacchetta battevamo sul bordo del tavolo e lui così capiva dove si trovava la sponda da colpire, con un’approssimazione mai oltre i 10/12 cm. Davvero incredibile”. Lo scopo è l’aggregazione attraverso lo sport e l’inclusione, fare in modo che il biliardo sia fruibile a persone con varie disabilità, il progetto è partito con gli ipovedenti, ma ha l’ambizione di estendere questa sperimentazione anche a persone con altre forme di disabilità: “C’è molto interesse. Da quando abbiamo annunciato questa attività stiamo ricevendo molte richieste per portarla su tutto il territorio nazionale, sembra si tratti di qualcosa che le persone stavano aspettando”, commenta Bertacchini. 

Anche il comitato Uisp di Jesi sta promuovendo l’attività sportiva per le persone ipovedenti e lo sta facendo assieme al campione paralimpico di sci nautico Daniele Cassioli e alla sua Real Eyes Sport A.S.D, con il progetto 'Spazio al gesto', che ha lo scopo di avviare al movimento e all’attività sportiva bambini ragazzi con minorazione visiva dai 6 ai 13 anni. L’iniziativa ha il patrocinio di Lions Club Jesi, del Comitato Italiano Paralimpico e dell’ASP 9, oltre ad essere promossa dal Comune di Jesi e dal comitato territoriale Uisp: “Noi mettiamo a disposizione la struttura, il Polo scolastico di via Venezia a Moie di Maiolati Spontini, e le educatrici Uisp, puntualmente formate anche assieme a Daniele”, spiega Stefano Squadroni, presidente del comitato Uisp di Jesi. Si tratta di incontri in cui ragazzi e ragazze ipovedenti sono invitati, assieme alle famiglie, a provare diversi sport, mettendosi in gioco in prima persona per acquisire tutte quelle competenze fisiche, psichiche e sociali che aiutano l’inserimento di ciascun individuo nel proprio contesto ambientale. Fino ad ora se ne sono svolti tre, il prossimo è previsto per il 17 dicembre.

Inoltre durante l’estate, Uisp Jesi ha promosso un’iniziativa di socializzazione e attività ludico motorie in riva al mare,chiamata ‘BalneAbile’: “Abbiamo uno stabilimento balneare a Senigallia dove si organizzano attività per ragazzi accompagnati dalle loro famiglie, insieme a educatori qualificati: non facciamo sport, bensì attività ludico-ricreative e organizziamo anche uscite. Ci sono famiglie con persone con disabilità e senza, che vengono per stare in un contesto di vacanza, vengono a divertirsi assieme, è un progetto di inclusione in cui si crea un ambiente dove non ci sono diversità”, racconta Squadroni. Si tratta di un risultato raggiunto anche attraverso la dotazione di strutture adatte alle diverse capacità dei corpi, a sottolineare quanto il problema non siano le disabilità, bensì i contesti non inclusivi che rendono queste ultime ostacoli a una vita ‘normale’. Quest’anno il Comitato ha organizzato una versione invernale, ‘Balneabile sulla neve’, dal 29 gennaio al 3 febbraio, sulle montagne trentine, alle porte del Parco Naturale di Paneveggio: “Abbiamo organizzato una serie di attività ludico-ricreative e uscite, accompagnati dai educatori Uisp, in un ambiente inclusivo, grazie anche al supporto di un’associazione del posto che ci aiuta con le attrezzature. Hanno aderito ben 9 famiglie per oltre 40 persone, un ottimo risultato per questa prima edizione”, commenta Squadroni. (Lorenzo Boffa)

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