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Subacquea Uisp: "Ci si immerge prima di tutto con la testa"

Sono già cominciate le immersioni guidate promosse dall'Uisp in tutta Italia. Ne abbiamo parlato con L. Palli, responsabile Subacquea Uisp

 

Secondo uno studio sul turismo outdoor realizzato da Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e Human Company circa 12 milioni di italiani quest'anno sceglieranno il mare per le loro vacanze. Si tratta di numeri molto grandi che fanno presagire una stagione ricca di impegni per i comitati Uisp che in tutta italia organizzano corsi e immersioni guidate. “La temperatura dell’acqua è calda, alcuni mi hanno riferito 28 gradi. Questo non fa assolutamente bene alla natura e agli abitanti del mare, ma ci fa credere che le persone saranno più invogliate a immergersi”, dice Leonardo Palli, responsabile nazionale Subacquea Uisp, a cui abbiamo chiesto di dare alcuni consigli a chi volesse intraprendere quest'attività per la prima volta e di stilare un piccolo elenco di regole fondamentali

"Anzitutto bisogna fare un corso, non si può fare subacquea e nemmeno acquistare le bombole senza un brevetto", ha detto Palli, ricordando che solitamente Uisp organizza, come primo approccio una volta concluso il corso, 6 immersioni di gruppo (due da terra e 4 dalla barca). In secondo luogo, bisogna entrare nell'ottica di uno sport che sembra individuale, ma che in realtà va sempre fatto almeno in coppia, per garantire la massima sicurezza: "Bisogna scegliere bene la persona che ci accompagna, dev'essere qualcuno in grado di seguirci e di cui ci fidiamo. Nel caso di persone con disabilità il rapporto può essere di due o tre accompagnatori per ogni sub", ha aggiunto Palli, raccontando alcuni retroscena sulla sua esperienza come istruttore abilitato all'accompagnamento di persone con disabilità. "Le persone cieche vanno tenute per mano e attraverso il contatto delle mani si danno le indicazioni, tracciando ad esempio lettere dell'alfabeto. A volte capita qualche piccolo errore: una volta un sub mi ha detto 'ho fame', ma io ho capito 'ho fifa': l'ho consolato", ricorda sorridendo. 

Sebbene non sia richiesta una preparazione atletica particolare per cominciare a praticare, è importante, dice Palli, cercare di non affaticarsi troppo durante l'immersione, prestando attenzione al proprio corpo e seguendo i protocolli appresi durante il corso, nel rispetto rigoroso dei limiti di profondità del proprio brevetto. Un altro tema importante è quello dell'attrezzatura: "Bisogna scegliere bene la muta, le pinne, la maschera... Soprattutto è fondamentale portare con sé il pallone da sub per segnalare la propria presenza a chi sta in superficie e avere sempre 2 erogatori, uno in bocca e uno di riserva, per sè o per il proprio partner". 

Quello della sicurezza è un valore fondamentale in questo sport, come negli altri: "Ma per noi forse un po' di più" sottolinea Palli, ricordando la peculiarità del premio Marcante (in memoria del padre della didattica subacquea italiana Duilio Marcante scomparso nel 1985), che Uisp Subacquea assegna ogni anno a chi ha contribuito proprio alla sicurezza dell'uomo in mare. "Abbiamo anche un comitato tecnico scientifico importante, fatto da medici che sono anche subacquei, perchè per noi la ricerca ha un ruolo centrale. In generale, lavoriamo molto sulla consapevolezza del sub, anche per aiutarlo a sviluppare un rapporto speciale con l'ambiente", aggiunge. Infatti, sono state molte le iniziative che l'Uisp ha promosso negli ultimi anni in cui l'attività subacquea era unita alla raccolta di rifiuti.

"Non siamo uno sport particolarmente competitivo. Organizziamo ogni anno la Taravana, che è una gara di regolarità più che una competizione vera e propria, e una gara fotografica in cui a vincere non è la foto più bella esteticamente, ma quella più emozionante", dice Palli, ricordando che le attività principali promosse dalla Subacquea Uisp sono per lo più immersioni guidate alla scoperta di luoghi di interesse biologico o archeologico. Dalle affascinanti grotte popolate di pesci e vegetazioni insolite, ai fondali che ospitano resti di antiche civiltà del Mare Nostrum, Uisp rende accessibile a tutte e tutti il mondo subacqueo, ma sempre mettendo la sicurezza al primo posto. (a cura di Lorenzo Boffa)

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