Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si è collegato con l'Assemblea nazionale Uisp da remoto, rispondendo alla domanda di Guido D'Ubaldo: come può il Coni aiutare lo sport sociale? "Il Coni non deve intervenire sul sociale - ha risposto Malagò - sostengo da anni che c’è stata confusione di confini tra istituzioni e organismi sportivi. Sono innumerevoli le opportunità e le sinergie in cui il Coni può essere coinvolto, in modo indiretto, nel sostegno alle varie problematiche sociali. Noi rappresentiamo Federazioni, Eps, Discipline associate, che in qualsiasi loro azione hanno il nostro patrocinio, ma è giusto che sia portabandiera e testimonial di eccellenza di quello che accade nel sociale il mondo degli Enti di promozione sportiva. Se la classe politica cala provvedimenti dall’alto, in termini di decreti attuativi, senza tenere conto della conoscenza delle persone sul campo, queste ultime si ritrovano a dover svolgere adempimenti con molti più soggetti. Il Coni non si può eliminare, perchè altrimenti salta l’organizzazione dello sport, il Coni riconosce le Asd, è il nostro registro che dà loro la possibilità di svolgere il proprio lavoro. Per il futuro sono ottimista, perchè il ministro Abodi eredita una situazione complicata, ma sa benissimo di cosa stiamo parlando, conosce il contesto".