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Tavola rotonda "Transizione sportiva e terzo settore": Vito Cozzoli

Vito Cozzoli, presidente Sport e Salute SpA

 

"Complimenti per la vostra attività di promozione dei valori dello sport, capillare sul territori - ha esordito Vito Cozzoli, presidente Sport e Salute SpA - con la missione di far crescere lo sport nel nostro Paese. Penso che dall'arrivo di Sport e Salute molto sia cambiato, a partire dall'approccio e dal metodo. Spesso il ministro Abodi ci richiama al gioco di squadra, Sport e Salute è nata per promuovere lo sport e i corretti stili di vita ma non da sola, insieme, perchè rappresenta lo Stato, e in questo gioco un ruolo importantissimo lo svolgono gli Enti di promozione sportiva. Il gioco di squadra ha permesso anche a voi di raggiungere obiettivi più alti, grazie alla condivisione di visione".

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"Lo sport si è evoluto e sta cambiando: un mese fa siamo stati dal Capo dello Stato a presentare il Piano sociale di sport e salute, cosa mai successa: questo ha delle ricadute in termini di valorizzazione di quello che fate e che facciamo insieme. Sport e Salute non vuole andare sola, ma con tutti gli organismi sportivi, per far crescere lo sport nel nostro Paese. Mi arrabbio quando mi dicono che è la cassaforte dello sport italiano, è nata per questo, ma ha accelerato soprattutto la sua anima sociale, ottenendo anche delle ricadute in termini di attenzione. Nel novembre scorso, grazie al Governo, abbiamo messo in campo 80 milioni di risorse per gli Eps, finalizzate alla promozione dello sport di base. Nel 2022 le risorse a disposizione sono raddoppiate rispetto agli anni precedenti: è cambiata la percezione degli Eps, siete degli alleati fondamentali per promuovere lo sport, proprio per quello che fate, che dite e che siete, per tutte e tutti. Questa è la condivisione di una visione sociale di cui siete protagonisti, i grandi attori, i grandi player".

"Sport e Salute si deve occupare del sociale, insieme a voi, che siete i protagonisti dell’impegno sociale per lo sport, è la divisione di campo che deve esserci tra Coni e Sport e Salute, su questo siamo d’accordo. Promuovere la dimensione sociale dello sport significa creare anche le condizioni per le azioni meritorie che mettete in campo. Il Piano sociale che abbiamo presentato mette a disposizione 34 milioni di euro, per cose che voi già realizzate ma facendo rete creiamo un effetto leva che può determinare un impatto sulla crescita dello sport sociale, ma anche delle comunità. I destinatari di questa strategia sono anche gli Enti del terzo settore in ambito sportivo, con cui stiamo dialogando da tempo: il terzo settore può dare un contributo straordinario anche per il bene comune, oltre la crescita dello sport"