Vivicittà compie quaranta anni. Tanto è il tempo passato da quel primo aprile del 1984 quando 30.000 persone hanno corso contemporaneamente in 20 città italiane per la prima volta, con l’obiettivo di “riappropriarsi” dei centri storici. Domenica 14 aprile sarà il giorno di Vivicittà 2024, in cui insieme a decine di migliaia di cittadine e cittadini festeggeremo questo importante anniversario.
“Vivicittà, come dice il nome – spiega Marco Ceccantini, responsabile Manifestazioni Nazionali Uisp – nasce per mettere al centro la vivibilità dei nostri centri urbani. In tutti questi anni la manifestazione ha accompagnato e raccontato i cambiamenti della nostra società, sempre distinguendosi per il suo impatto sulla vita dei cittadini, sull’ambiente e sul modo stesso di fare sport. 40 anni non sono pochi per una manifestazione di questo tipo, ed il fatto che ad oggi 51 Comitati Uisp abbiano deciso di confermare la propria adesione a Vivicittà è un segnale importante. Questa manifestazione è ancora viva ed in grado di trasformarsi per stare al passo con i tempi, grazie soprattutto al lavoro svolto dai territori anno dopo anno, nonostante le sempre crescenti difficoltà logistiche ed economiche che si riscontrano nell’organizzare un evento sportivo”.
“Negli anni – prosegue Ceccantini – è aumentata la coscienza ambientale e la sensibilità verso l’utilizzo delle risorse. Vivicittà in questo ha precorso i tempi e, attraverso di essa, l’Uisp ha realizzato rilevazioni e studi per elaborare metodologie che portino ad un impatto ambientale vicino allo zero”.
Proprio questo tema è al centro della nuova collaborazione con Isca – International Sport and Culture Association - per allargare ad altre città estere il modello sostenibile di Vivicittà. “Nella sua storia – racconta Ceccantini – Vivicittà è entrata in molte zone martoriate da guerre e fame. Ricordiamo fra tutte Baghdad, Sarajevo, diverse città in Palestina, in Libano e nei campi profughi palestinesi. Organizzare un evento come questo vuol dire non solo regalare momenti di “serenità” e “normalità” ai partecipanti, ma portare l’attenzione del mondo sportivo, e non, su determinati temi”.
“Un’altra fotografia di una società che sta cambiando anche nel rapporto con lo sport, è la partecipazione alla parte ludico motoria di Vivicittà. Se nei primi anni la manifestazione era frequentata principalmente da atleti, e la parte agonistica era quella più rilevante, con il passare del tempo centinaia di migliaia di cittadini si sono ritrovati per vivere l’attività motoria come momento di benessere psico-fisico, valorizzando l’aspetto di socialità del settore podistico. Non a caso molti Comitati Uisp lavorano sul coinvolgimento delle scuole”.
I temi raccontati da Ceccantini sono ben riassunti nello slogan scelto per le Manifestazioni Nazionali per il 2024 – Movimenti sostenibili – e nella grafica realizzata per Vivicittà: un filo colorato che si snoda attraverso la terra, collegando due mondi, quello agonistico e quello ludico. Due mani che sostengono il globo con amore, sollevandolo per proteggerlo dalla violenza quotidiana a cui è sottoposto. (Layla Mousa)