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Uisp al fianco di Fondazione Unipolis per il progetto StradAbile

Tiziano Pesce ha lanciato il progetto a Perugia, durante la Settimana Europea della Mobilità: "La bicicletta è icona di libertà e sportpertutti"

 

La Fondazione Unipolis ha scelto la Settimana europea della mobilità (16-22 settembre) per presentare il nuovo progetto StradAbile, nell’ambito di City Flows. Nella mattinata di venerdì 19 settembre si è svolto il talk internazionale all'Auditorium di San Francesco al Prato di Perugia, nel corso del quale è intervenuto anche Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp: “Siamo alla vigilia di una data importante: il 20 settembre di due anni fa lo sport è entrato in Costituzione, la Repubblica ha riconosciuto il diritto allo sport. La bicicletta è uno dei simboli di questo ingresso: simbolo di mobilità sostenibile, autonomia, partecipazione ed emancipazione. Siamo grati a Fondazione Unipolis per averci coinvolto nel progetto StradAbile, la bicicletta è al centro della mission Uisp sin dalla sua nascita, grazie alle tante iniziative organizzate dai Comitati territoriali in tutte le città. L’Uisp affonda le sue radici nella Liberazione e la bicicletta è stato un simbolo di democrazia e libertà, grazie alle staffette partigiane, composte soprattutto da donne, che se ne servivano”.

ECCO IL VIDEO CON L'INTERVENTO DI TIZIANO PESCE

ECCO IL VIDEO CHE PRESENTA IL PROGETTO STRADABILE

“In questi ultimi anni abbiamo avviato vari progetti per ragionare sui temi della transizione. Il progetto Tran-Sport, che vede Fondazione Unipolis tra i partner coinvolti, ha messo al centro il tema della transizione sportiva, auspicando il suo inserimento nelle politiche pubbliche nazionali ed europee. Parlare di transizione sportiva significa connettere salute, socialità, promozione della qualità della vita. La bicicletta è uno dei principali simboli della transizione sportiva”.

Le disuguaglianze nella mobilità determinano chi può muoversi, accedere al lavoro, all'istruzione e vivere in sicurezza. È stato questo il cuore della terza edizione di City Flows, l'evento internazionale organizzato da Fondazione Unipolis, dai Consigli Regionali Unipol, dall'European Transport Safety Council (ETSC) e dalle Agenzie Unipol locali. Sono intervenuti esperti, istituzioni e associazioni si sono confrontati per proporre soluzioni concrete contro la povertà di mobilità e per rendere il diritto a spostarsi davvero universale.

La giornata si è aperta con il keynote speech di Nicola Christie, professore di Transport Safety all'University College London, che ha presentato una meta-analisi internazionale unica: 42 studi condotti in sei Paesi ad alto reddito tra il 2008 e il 2024 (Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Francia e Svezia). I risultati hanno evidenziato come le disuguaglianze sociali incidano in modo sistematico sulla sicurezza stradale, con conseguenze particolarmente gravi per bambini e gruppi vulnerabili. Ad esempio, nel Regno Unito i pedoni che vivono nelle aree più povere hanno un rischio 3-4 volte superiore di essere uccisi o gravemente feriti rispetto a chi vive nelle zone più ricche, mentre in Francia i giovani tra i 10 e i 24 anni che risiedono in comuni deprivati hanno più probabilità di incidenti come passeggeri e motociclisti, soprattutto le ragazze.

L'analisi si è successivamente incentrata sul quadro europeo, illustrato da Antonio Avenoso, direttore ETSC, che ha evidenziato un duplice obiettivo dell'Unione: ridurre del 50% morti e feriti gravi entro il 2030 e arrivare a zero vittime della strada entro il 2050 (Vision Zero). Ha inoltre ricordato come nel 2024 sulle strade dell'Unione abbiano perso la vita 20.017 persone. L'Italia, in particolare, con 3.030 vittime e un tasso di mortalità di 51,4 per milione di abitanti, resta al di sopra della media europea (44,8) e lontana dagli obiettivi UE.

Questa è la cornice all’interno della quale Fondazione Unipolis ha lanciato StradAbile, un programma triennale che mira a garantire sicurezza stradale e inclusione sociale a persone migranti, rifugiate e richiedenti asilo, superando barriere linguistiche, economiche e culturali.

L'analisi ACI–ISTAT 2024 ha evidenziato come le persone straniere siano tra i gruppi più vulnerabili sulle strade italiane: su 148.215 conducenti feriti in incidenti, quasi 20.000 sono stranieri (13,5% del totale). Le cittadinanze più coinvolte sono Romania, Albania e Marocco, con prevalenza di uomini tra i 25 e i 44 anni e di donne tra i 30 e i 54.  La criticità emerge con forza nella micromobilità: oltre la metà dei conducenti di monopattini elettrici incidentati nel 2024 erano stranieri, mentre tra i ciclisti la quota ha raggiunto il 30,7%, in crescita rispetto al 2023.

Le nazionalità più rappresentate – Pakistan, Marocco, Bangladesh, Romania, Nigeria e Albania – coincidono con quelle più impiegate nei servizi di delivery urbano. Anche nell'uso dell'automobile le difficoltà sono evidenti: nel 61,2% dei casi i conducenti stranieri coinvolti in incidenti erano occupanti di autovetture.

Il progetto StradAbile è realizzato in collaborazione con UNHCR The UN Refugee Agency, UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica), UISP-Unione Italiana Sport Per tutti e i Consigli Regionali Unipol (CRU). La mobilità come strumento di autonomia e inclusione per le persone migranti accompagna a conquistare autonomia e sicurezza negli spostamenti quotidiani. StradAbile unisce formazione, pratica e socialità, per diventare più sicuri, più autonomi, più integrati nella vita urbana e comunitaria. L’Uisp nell’ambito del progetto si occuperà di accompagnare le donne migranti ad acquisire maggiore destrezza e sicurezza nell’utilizzo della bicicletta, con istruttori, mediatrici e attività inclusive. Attraverso lo sport di cittadinanza si favorisce autonomia, fiducia e integrazione, trasformando la bicicletta in strumento di libertà e socialità.