Nazionale

Uisp Jesi, il progetto Tran-Sport in Trentino con un nuovo Living Lab

Prosegue l'impegno di Uisp Jesi per una maggiore accessibilità e inclusione per le persone con disabilità nelle attività sportive di montagna

 

Proseguono le azioni del progetto Uisp Tran-Sport, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che coinvolge 38 tra Comitati regionali e territoriali Uisp. Mercoledì 10 settembre si è svolto il secondo Living Lab di Uisp Jesi nell'ambito del progetto Uisp, presso la Casa Maria Immacolata di Predazzo (Tn). Al centro dell’incontro, al quale hanno partecipato genitori e operatori specializzati nel campo delle attività sportive montane, l’accessibilità per ragazze e ragazzi con disabilità agli sport tipici della montagna, con un focus particolare sui temi della sicurezza e dell’inclusione.

Sempre a Predazzo, il Comitato Territoriale Uisp jesino ha anche organizzato un soggiorno di quattro giorni tra le bellezze mozzafiato delle Dolomiti trentine, dal 10 al 14 settembre scorso, per il progetto Balneabile in montagna, che ha coinvolto oltre 20 persone, tra ragazzi e ragazze con disabilità e le loro famiglie. Motore di questa iniziativa è il progetto Balneabile, che da quasi cinque anni Uisp Jesi porta avanti, valorizzando l’inclusione attiva di ragazzi con disabilità all’interno di contesti sociali.

"Siamo arrivati fino alle Dolomiti per ribadire che sport e benessere devono essere un patrimonio universale, senza barriere e senza confine - afferma il presidente Uisp Jesi, Stefano Squadroni - La nostra identità associativa ci fa continuamente lavorare per la promozione di pratiche sportive e di attività ludico – ricreative realmente alla portata di tutti e che possano fungere da catalizzatori di una migliore socialità e di una maggiore consapevolezza di sé”. 

La Casa Maria Immacolata a Predazzo, appositamente pensata per accogliere persone con disabilità, ha visto il gruppo jesino impegnato in escursioni ad alta quota, trekking, rafting, gita in fattoria, giochi all’aria aperta e visite a paesi di montagna caratteristici del Trentino. 
Il tutto unito dallo spirito di collaborazione reciproca che ha animato ogni attività, in uno spazio senza barriere e senza limiti in cui ognuno ha potuto esprimere se stesso e in cui le famiglie hanno potuto passare momenti di spensieratezza.

L’idea del progetto, coordinato dallo psicomotricista Pietro Carbone, è quella di mettere al centro la famiglia, e non solo il ragazzo o la ragazza, creando e sviluppando processi che vadano a intaccare positivamente la sfera relazionale delle persone che partecipano alle attività.

Partner dell’Uisp Jesi è da ormai quattro anni, l’Associazione Sportabili di Predazzo, che cura l’organizzazione di esperienze ad alta quota, tramite istruttori volontari adeguatamente formati a ogni tipo di disabilità. (Fonte: Vallesina.it)