La Casa Maria Immacolata a Predazzo, appositamente pensata per accogliere persone con disabilità, ha visto il gruppo jesino impegnato in escursioni ad alta quota, trekking, rafting, gita in fattoria, giochi all’aria aperta e visite a paesi di montagna caratteristici del Trentino.
Il tutto unito dallo spirito di collaborazione reciproca che ha animato ogni attività, in uno spazio senza barriere e senza limiti in cui ognuno ha potuto esprimere se stesso e in cui le famiglie hanno potuto passare momenti di spensieratezza.
L’idea del progetto, coordinato dallo psicomotricista Pietro Carbone, è quella di mettere al centro la famiglia, e non solo il ragazzo o la ragazza, creando e sviluppando processi che vadano a intaccare positivamente la sfera relazionale delle persone che partecipano alle attività.
Partner dell’Uisp Jesi è da ormai quattro anni, l’Associazione Sportabili di Predazzo, che cura l’organizzazione di esperienze ad alta quota, tramite istruttori volontari adeguatamente formati a ogni tipo di disabilità. (Fonte: Vallesina.it)