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Uisp Liguria: "Nella nostra storia le radici del comitato futuro"

Sabato 23 febbraio durante il congresso regionale del comitato ligure è stato eletto presidente Tiziano Pesce

Tiziano Pesce è il nuovo presidente dell’Uisp Liguria. Il congresso di sabato 23 febbraio a cui hanno preso parte circa 80 partecipanti tra cui i 56 delegati, ha aletto all’unanimità il nuovo presidente regionale e il vicepresidente Fabio Palandri, presidente dell’Uisp La Spezia. Il nuovo consiglio direttivo sarà composto da 21 membri, ridotto rispetto al precedente e con un forte rinnovamento, in particolare legato ad una importante presenza femminile, con nove consigliere.

Tiziano ha 37 anni, gli ultimi venti dei quali anni trascorsi all’interno dell’Uisp, ricoprendo vari ruoli dirigenziali: negli ultimi due mandati del comitato genovese è stato segretario generale, oltre che responsabile della comunicazione, nella Lega calcio nazionale ha ricoperto fino all’assemblea dello scorso dicembre il ruolo di responsabile del settore disciplina e normativa generale, oltre a far parte della direzione nazionale. Inoltre, a livello nazionale dell’associazione, è responsabile del settore tesseramento e membro del consiglio nazionale.

“Considero una fortuna quella di aver potuto fare all’interno dell’associazione esperienze in tutti gli ambiti, partendo dalle attività della Lega calcio, fino agli impegni nazionali - racconta Tiziano - Ho riscontrato con molto piacere una spinta unitaria sulla mia candidatura, ma anche sul criterio di costruzione degli organismi dirigenti. Il primo riconoscimento va al lavoro svolto nei due mandati di Alessandro Ribolini, che ci ha passato un comitato coeso e in salute. Devo, inoltre, ringraziare tutti i comitati territoriali e i presidenti: abbiamo stabilito un numero ridotto di consiglieri rispetto al passato che garantisse lo svolgimento regolare dei consigli regionali, eliminando una serie di problemi logistici. I criteri scelti per la composizione del consiglio, puntando al rinnovamento, non solo anagrafico, sono stati condivisi da tutti”.

Il congresso dell’Uisp Liguria ha posto grande attenzione sul tema della memoria e dell’importanza delle radici e della storia associative: “Abbiamo avuto con noi uno dei padri fondatori dell’Uisp, Franco Martello, uno di quei giovani che nel ‘48 diedero vita all’associazione. Un pezzo di storia che siamo riusciti a fare nostra attraverso il suo racconto. Dal suo intervento è nata la riflessione, condivisa, sull’importanza di dichiararci, di nuovo anche nello statuto, ancora e sempre antifascisti e antirazzisti. Un tema che verrà trattato anche in sede di congresso nazionale. Dal nostro passato al futuro del comitato e dell’Italia, abbiamo condiviso l’impegno a lavorare sempre di più, consapevoli di svolgere un ruolo importante per i cittadini e il territorio. Chiediamo politiche pubbliche ed il riconoscimento del ruolo di promozione dei diritti e socialità che il nostro mondo svolge”.

“I comitati regionali portano avanti varie ma importanti esperienze, con strutture e numeri diversi, ma bisogna puntare su una omogeneizzazione nel rapporto con i soci e la presenza sui territori. Credo che i regionali siano l’anello di congiunzione tra livello nazionale e territorio: l’Uisp  è un’associazione nazionale che si declina sul territorio, non una semplice sommatoria. Accanto a questo il nodo centrale della nostra esperienza sono le attività. Anche al nostro interno è emersa la riflessione sul superamento degli attuali modelli di Leghe, evidenziata anche dall’ultima tornata assembleare. Dovremmo andare oltre rilanciando il tema del passaggio da Leghe a Coordinamenti e da presidenti a coordinatori”.

Altri temi affrontati nella discussione congressuale sono stati etica e responsabilità: “Lo statuto e il regolamento nazionale sono documenti da rispettare, attraverso questi strumenti dobbiamo arrivare ad una omogeneità di gestione quotidiana dell’amministrazione e dei bilanci, per arrivare poi al bilancio sociale”. Occhi puntati anche sulla formazione, “aggiornarci e formarci, per conoscere sempre meglio l’associazione, perché a volte c’è scarsa conoscenza di cosa sia l’Uisp e soprattutto del suo statuto”, sulle attività internazionali, “Genova confina con la Francia ed è aperta verso il mare, noi crediamo molto nelle esperienze già praticate e intendiamo interfacciarci sempre più con il dipartimento internazionale e Peace Games”. Infine grande attenzione alla comunicazione, da mettere al centro puntando anche sulla formazione: “Dobbiamo fare passi in avanti per cercare un linguaggio comune, mettendoci in gioco, rinnovandoci e alimentando tutti i canali disponibili”. (E.F.)

 

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