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Uisp Lombardia aderisce alla campagna "Mettiamoci in gioco"

Presentato il comitato lombardo della campagna. Uisp: "Il gioco d'azzardo non è un gioco"
Anche il grandissimo Dario Fo – uomo di teatro a tutto tondo e premio Nobel per la letteratura nel 1997 - ha garantito il proprio sostegno alla campagna “Mettiamoci in gioco” contro i rischi del gioco d’azzardo patologico. Il battesimo del comitato lombardo per la campagna c’è stato il 13 novembre a Milano ed ha fatto il primo passo incontrando le istituzioni per discutere dello stato dell'arte della dipendenza da slot. A rappresentare l'Uisp Lombardia c’era la vicepresidente Alessandra Pessina che ha voluto evidenziare come per un’associazione di promozione sportiva come l'Uisp sia indispensabile ridare una valenza positiva alla parola gioco: “La dipendenza dalle scommesse non è e non deve essere considerato un gioco. Giocare vuol dire movimento, apprendimento e crescita, non può essere considerato una patologia”.
A testimoniare l'importanza di questa campagna per lo sportpertutti, la presenza all'incontro del responsabile nazionale per le politiche sociali Uisp, Fabrizio De Meo: “Cent’anni fa in Lombardia c’erano tantissime associazioni che si occupavano di riunire i cittadini per finalità ludiche, turistiche e sportive, soprattutto per tenere i lavoratori lontani dall’alcool – spiega - La nostra associazione ha scelto un approccio al problema delle dipendenze fondato sulla proposta di uno stile di vita non dannoso”. De Meo ha inoltre posto l'accento sul problema di una legislazione moderna che tenga conto dell'attuale diffusione di questo fenomeno: “Ora abbiamo bisogno di buone leggi dal livello nazionale a quello locale. E per fare buone leggi è necessario spostare i rapporti di forza, in altre parole spingere la società civile a fare pressione perché – conclude - un cambiamento è non solo possibile, ma necessario”. Tra le priorità del coordinamento "Mettiamoci in gioco Lombardia", quella di riuscire a regolamentare il gioco d’azzardo con un’apposita legge di settore, che preveda: l’istituzione di un Fondo nazionale per la prevenzione, cura e riabilitazione dal gioco d’azzardo, reali poteri di regolamentazione del fenomeno sul proprio territorio per i sindaci, limiti rigorosi per la pubblicità dei giochi. (Fonte: Uisp Lombardia)

 

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