Nazionale

Uisp Reggio Emilia in Saharawi per il progetto "Diritti in campo"

Obiettivo dell'intervento è formare la popolazione locale nei diversi ambiti del mondo sportivo. In corso la formazione sulla comunicazione. Parla G. Gollini

 

Il progetto "Diritti in campo", si cui l'Uisp Reggio Emilia è capofila, si sta svolgendo in queste settimane in Saharawi. “Il progetto – spiega Giorgio Gollini, segretario generale del Comitato Uisp di Reggio Emilia– è di fatto la prosecuzione del lavoro che abbiamo cominciato in Saharawi dieci anni fa. Lo scopo principale è formare la popolazione locale nei diversi ambiti del mondo sportivo. Attualmente ci stiamo occupando della formazione sportiva di un gruppo di 15 ragazze affinchè possano a loro volta insegnare attività motoria all’interno delle scuole presenti nel territorio algerino. In passato abbiamo istruito dei giovani per permettere loro di gestire centri sportivi polivalenti. E stiamo proseguendo con queste attività con il prezioso appoggio ed il finanziamento della Regione Emilia-Romagna".

"L'Uisp Reggio Emilia negli ultimi anni è diventata capofila del progetto, mentre in precedenza aveva partecipato come partner quando a capo c’era Uisp Emilia Romagna – prosegue Gollini – Tutti i Comitati territoriali Uisp della nostra regione sono partner di "Diritti in campo", insieme al CISP-Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli ed altre associazioni umanitarie che lavorano sul nostro territorio".
Fino al 1 marzo Vittorio Martone, dell'Uisp Emilia Romagna, e Silvia Ferrari, dell'Uisp Reggio Emilia, saranno in Saharawi: il primo sta tenendo un corso di formazione ai futuri giornalisti sportivi; la seconda prosegue con la formazione delle istruttrici sportive. "Un obiettivo che ci piacerebbe centrare è la creazione di un campionato di calcio a 5 femminile in Saharawi. E’ rilevante – conclude Gollini – il fatto che tutti i Territoriali partecipano al progetto, ed il dato importante è che noi riusciamo a garantire un sostentamento economico a circa trenta persone all’anno, lì in Algeria, perché gli istruttori sportivi saharawi formati da noi, svolgono attività sportiva per nostro conto nell’ambito del progetto. Complessivamente, nel corso degli anni, più di 15 operatori italiani si sono alternati in questa importante opera umanitario/sportiva”. 

Intanto, martedì 25 febbraio si è svolta la 20^ edizione della SaharaMarathon: location della manifestazione sportiva internazionale sono da sempre i campi profughi saharawi che si trovano a circa un’ora di distanza da Tindouf, città algerina situata nel sud-ovest del Paese, vicina ai confini con Mauritania e Marocco. La delegazione Uisp ha collaborato con l’Area stampa e comunicazione del ministero della Gioventù e dello Sport locale. (GUARDA IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE DELLA CORSA) La corsa ha come obiettivi la promozione dell’attività sportiva tra le giovani ed i giovani Saharawi ed il finanziamento e lo sviluppo di alcuni progetti umanitari.(di Roberto Rodio, redazione Uisp Emilia Romagna)

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