La figura del Garante, istituita con deliberazione del Consiglio Comunale n.90 del 14 maggio 2003, ha l'obiettivo di promuovere l'esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile delle persone private della libertà personale, con particolare riferimento alla tutela di diritti al lavoro, alla formazione, alla cultura, all'assistenza, alla tutela della salute, allo sport.
"La sua storia e notorietà, il suo grande impegno sociale, il suo lavoro negli istituti di prevenzione e pena, le sue competenze nel campo dei diritti umani e la sua visione hanno convinto l'Amministrazione capitolina a sceglierla per il delicato ruolo di Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma. Le auguro buon lavoro", queste le parole della sindaca di Roma, Virginia Raggi, a commento della nomina.
Dalla "Corsa della donna" organizzata negli anni '80 a Villa Gordiani, nella periferia est di Roma, alla Best woman, passando per la lunga attività negli istituti di pena con Vivicittà a Rebibbia, da sempre la vita professionale di Gabriella Stramaccioni è stata legata alla visione dello sport come strumento di lotta sociale. Naturale conseguenza del suo impegno è stato il legame con l'Uisp, con cui ha collaborato direttamente dal 1986 al 2002 lavorando nella Direzione nazionale.
Proprio in rappresentanza dell'Uisp ha partecipato, nel 1994, agli incontri che hanno portato alla nascita dell'associazione Libera, di cui è stata vice presidente e coordinatrice nazionale dal 1998 al 2013.
"La nomina di Gabriella Stramaccioni a Garante dei detenuti del Comune di Roma è un segnale importante - commenta Gianluca Di Girolami, presidente Uisp Roma - di speranza e di impegno a favore del miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di chi è recluso e di chi opera nelle carceri di questa città. L'Uisp di Roma continua a essere al fianco di tutte le istituzioni e di tutti i soggetti che a vario titolo profondono impegno e risorse al fine di coniugare la pena con dignità e i diritti delle detenute e dei detenuti". (Fonte: Uisp Roma)