Nazionale

Uisp Veneto discute su riforma dello sport e lavoro

Il Comitato Uisp propone un percorso di formazione e confronto per affrontare al meglio le novità della riforma. Parla M. Gasparetto

 

Lunedì 10 luglio si è tenuto a Mestre (Ve) un incontro sulla riforma dello sport, promosso da Cgil Veneto e Uisp Veneto. Sono intervenuti rappresentanti Uisp e del sindacato: Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp; Massimo Gasparetto, presidente Uisp Veneto; Tiziana Basso, segretaria generale CGil Veneto; Rossana Careddu, coordinatrice NIdil-Nuove Identità di Lavoro Cgil Veneto; Nicola Atalmi, segretario generale Slc-Sindacato lavoratori della comunicazione Cgil Veneto; Roberta Turi, segretaria nazionale NIdil Cgil. 

L’appuntamento si inserisce in un percorso di formazione-informazione che il Comitato regionale Uisp sta portando avanti da diverse settimane, per accompagnare le società sportive e i dirigenti Uisp nella fase di cambiamenti legati alla riforma del lavoro sportivo, entrata in vigore il 1 luglio scorso. “Quella con NidiL Veneto è una relazione nata nell’ambito del progetto Uisp SportPerTutti - racconta Massimo Gasparetto, presidente Uisp Veneto - grazie al quale abbiamo potuto costruire reti interessanti con altre realtà del terzo settore, istituzioni e amministrazioni locali. In particolare, abbiamo scelto di incontrare NIdiL per proseguire il percorso di dialogo e formazione con interlocutori e stakeholder sul lavoro sportivo. Nei giorni scorsi abbiamo tenuto un webinar cui hanno preso parte oltre 240 persone, e proseguiremo anche nelle prossime settimane, perchè si tratta di una materia che sta molto a cuore ad associazioni e dirigenti. Il nostro obiettivo principale è far conoscere i contenuti della riforma per poter governare l'incertezza attuale che preoccupa tantissimo le associazioni. La Uisp vede in questa riforma la possibilità di una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori sportivi, ma al tempo stesso chiede che le asd e le società sportive non siano lasciate sole, ma siano accompagnate dalle istituzioni, con sostegni e semplificazioni”. 

Gasparetto ha evidenziato nel suo intervento che ci troviamo all’inizio di un percorso che sarà lungo e andrà costruito passo dopo passo con pazienza, serenità e lungimiranza: “Alla fine i diritti verranno riconosciuti ma ci vuole tempo, i nodi da sciogliere sono molti ma è importante il dialogo avviato con i ministri dello sport e del lavoro e politiche sociali. Quello che deve essere chiaro è che stiamo lavorando per arrivare ad un riconoscimento dei diritti nel modo più sostenibile e condivisibile possibile”.

Un elemento emerso dall’incontro è che è necessario uno sforzo conoscitivo da parte di tutti per poter governare la complessità cui ci troviamo di fronte. “Noi conosciamo bene il mondo sportivo, in particolare quello sociale, e quindi ci stiamo impegnando a studiare le norme sul lavoro per affrontare questa fase, allo stesso modo gli altri soggetti in causa devono conoscere le specificità del mondo sportivo. Su questo aspetto ho percepito consapevolezza da parte di NIdiL, anche per svolgere al meglio il loro ruolo di rappresentanti dei lavoratori. Lo sport è un mondo sfaccettato”. 

"Siamo di fronte ad una sorta di rivoluzione per il mondo sportivo, ci vuole responsabilità e impegno da parte di ogni componente: servirà un po’ di tempo e molta collaborazione per affrontare tutti i nodi e le nuove difficoltà, ma l’obiettivo è il raggiungimento di nuove tutele e diritti per un comparto che lavora al servizio della cittadinanza per il benessere, la salute, la socialità delle persone di tutte le età. Allo stesso tempo siamo al fianco delle associazioni e società sportive per rendere la riforma sostenibile, per questo chiediamo alle istituzioni sostegni, semplificazioni, gradualità. Inoltre stiamo offrendo ai dirigenti delle asd e società sportive di base la possibilità di aggiornamenti e consulenze gratuite su come affrontare questi passaggi, anche grazie al progetto Sport Point".

Durante l’incontro la rappresentante NIdil regionale ha tenuto un’introduzione tecnica sulla riforma; Tiziano Pesce ha evidenziato nodi e prospettive che riguardano l’iter della riforma, segnalando anche le criticità presenti. “Ascoltarsi gli uni con gli altri nel rispetto dei rispettivi ruoli è fondamentale - conclude Gasparetto - lo sport ha delle specificità, non bisogna mai dimenticarlo. Il senso del nostro lavoro in questi anni è stato spingere affinchè la legge diventasse realtà, per equità e giustizia sociale, impegnandoci per i diritti delle persone, per il valore sociale dello sport e per la sostenibilità della riforma per il complesso dello sport di base del nostro Paese".