Nazionale

Una squadra di migranti nel campionato amatoriale Uisp

L'integrazione nel pallone. A Prato il Coiano Santa Lucia tessera quaranta richiedenti asilo. L'articolo su La Nazione di Prato

 

A Prato lo sport diventa inclusione e integrazione, anche grazie all'Uisp. Quaranta richiedenti asilo di età compresa tra i 19 ei 30 anni, accolti nelle strutture di accoglienza cittadine, saranno tesserati a breve dal Coiano Santa Lucia e parteciperanno al campionato dilettantistico Uisp, che inizierà a fine mese. Sono ragazzi provenienti da Costa d'Avorio, Senegal,  Nigeria,  Niger, Mali, Gambia,  Sierra Leone,  Ghana e Afghanistan con alle spalle storie di sofferenza e fughe. 

“Il progetto è nato un anno fa, nell'ambito delle attività collaterali organizzate dall'opera Santa Rita - spiega il presidente del Coiano Santa Lucia e della Fondazione Opera Santa Rita, Roberto Macrì - Già lo scorso anno abbiamo organizzato amichevoli sporadiche contro rappresentative di allenatori o di genitori dei tesserati del club. Ora abbiamo deciso di farli giocare con maggiore regolarità in un contesto più organizzato. Penso che l'integrazione sia il primo passo verso il multiculturalismo e la convivenza. E perché non farla passare proprio dal calcio”.

A guidarli dalla panchina Gabriele Zottoli, ex giocatore di Prato e Fiorentina, che ha preso a cuore il compito.  Allenamenti cinque volte a settimana dalle dieci a mezzogiorno, prima della rifinitura e della partita. “Sono ragazzi allegri e uniti, che trovano nel calcio un momento di conforto e di evasione - ha spiegato l'allenatore - È sempre uno spettacolo per gli occhi e per il cuore vedere tanta allegria sul terreno di gioco, coreografie e cori folkloristici sugli spalti “.

“Mi piacerebbe diventare un calciatore in Italia”, confessa Amadou, ventiquattrenne nigeriano scappato dalla sua terra e arrivato in Italia dopo una vera e propria odissea. Oppure Camara, maliano fuggito dalla guerra e arrestato in Libia, che ammette: “Vorrei trovare quella tranquillità che nel mio paese non c'è”. L'occasione per questi quaranta ragazzi parte dai campi Uisp. (Fonte: La Nazione Prato)