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Vivicittà-Porte aperte: fino a giugno appuntamenti in tutta Italia

Proseguono le tappe della corsa Uisp che entra in istituti penitenziari e case circondariali per abbattere in confini tra il dentro e il fuori

 

Per l’edizione 2024 Vivicittà-Porte Aperte toccherà 20 città italiane: Alessandria, Alghero, Biella, Brescia, Brissogne (Ao), Caltanissetta, Catania, Catanzaro, Cremona, Enna, Ferrara, Firenze, Genova, Messina, Nuchis (Ss), Ragusa, Reggio Emilia, Roma, Cagliari, Voghera (Pv).

Il tema che accomuna la manifestazione sarà l’inclusione: attraverso la partecipazione di atleti esterni e studenti di scuole superiori che verranno coinvolti nelle attività con i detenuti, si potrà entrare in maggior contatto con il mondo “interno” del carcere. I prossimi appuntamenti in programma sono sabato 27 aprile ad Enna, dove il Comitato Uisp porterà all’interno dell’Istituto penitenziario Luigi Bodenza alcuni podisti esterni, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della genitorialità in carcere. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto Uisp Sicilia, Giocare per diritto, sostenuto dall'mpresa sociale Con i bambini, che si è svolto in diverse carceri siciliane. A Catanzaro, Vivicittà si svolgerà domenica 28 aprile nell’istituto penale per minori “Sandro Paternostro”.

Si proseguirà mercoledì 8 maggio a Caltanissetta; il 18 maggio nella casa circondariale di Voghera (Pv) dove, oltre alla corsa di Vivicittà, si darà anche il via ad un torneo di calcio che durerà due mesi e vedrà la partecipazione di alcune squadre esterne che hanno preso parte all’edizione locale dei Mondiali antirazzisti, che sfideranno le squadre interne. Anche alla manifestazione nella Casa circondariale di Cremona, che si terrà il 25 maggio, si uniranno atleti esterni. Infine, martedì 4 giugno si correrà nella casa circondariale Marassi di Genova.

Sono molte altre le tappe di Vivicittà-Porte aperte in programma, che non hanno ancora fissato la data di svolgimenti. A cominciare da quelle sarde: dopo cinque anni di partecipazione della casa di reclusione Paolo Pittalis a Nuchis (Ss), si aggiunge la corsa in quella di Giuseppe Tomasiello ad Alghero, al cui interno si svolgono settimanalmente attività di pallacanestro e atletica; a Cagliari, l’appuntamento è presso l’istituto penale minorile Quartucciu.

Dopo quattro anni di fermo, e dopo l’evento al femminile del novembre scorso, Vivicittà torna anche a Roma, a Rebibbia, sezione maschile: sarà una corsa mista tra detenuti e atleti esterni, sempre all’insegna dell’integrazione.

La Casa Circondariale di Brissogne (Ao) sarà la protagonista di un progetto sulla legalità con sei istituti superiori: i temi principali saranno il bullismo e il rispetto delle persone. Vivicittà proseguirà nell’istituto maschile Costantino Satta di Ferrara, nella Casa di reclusione “San Michele” di Alessandria e a Firenze, dove correranno anche quaranta donne a cui verrà regalato materiale sportivo.

In alcune città la manifestazione si è già svolta: mercoledì 11 aprile a Ragusa si è svolta una corsa di circa 4 chilometri tra atleti esterni e quattro detenuti con Art.21, che hanno partecipato inoltre al Vivicittà “esterno”. A Ragusa il Comitato Uisp è già attivo nella Casa Circondariale con il progetto Bambinopoli, con cui si prende cura dei figli dei detenuti durante le visite in carcere. Sabato 13 aprile la casa di reclusione di Verziano, a Brescia, ha visto la partecipazione a Vivicittà di sei istituti superiori, con l’obiettivo di far comprendere ai giovani la realtà carceraria. Il 15 aprile, in occasione di Vivicittà, studenti dell’istituto Ettore Majorana e detenuti dell’istituto penale per minorenni Bicocca di Catania, si sono sfidati in un torneo di calcio. Mercoledì 17 aprile si è corso nella casa Circondariale di Reggio Emilia e sabato 20 aprile a Biella, dove Vivicittà si configura all’interno di un progetto più ampio, Workout2.0, giunto alla seconda edizione, che prevede la ristrutturazione della palestra del carcere. I partecipanti, 120 ragazzi e 6 atleti esterni, hanno percorso due giri di campo da 400 metri. A Barcellona Pozzo di Gotto, Messina, nella casa circondariale Vittorio Madia, che si è tenuta la mattina del 23 aprile, la corsa di Vivicittà è stata aperta anche alle mogli/compagne e ai figli dei detenuti. 

La casa circondariale maschile di Barcellona Pozzo di Gotto, è un ex OPG che ospita in gran parte persone che devono scontare pene di breve e medio periodo. Qui, il Vivicittà "Porte Aperte" ha visto la partecipazione delle mogli e dei figli, oltre a quella dei detenuti, per un totale di circa 70 persone, più lo staff e gli educatori. L’idea alla base dell'evento era quella di far vivere ai detenuti una giornata di movimento e gioco "in famiglia".

La corsa è partita sotto l'arco posto nel campo di calcio in terra battuta, per poi snodarsi lungo un percorso all'aperto, con due giri di circa un km ciascuno. Dopo la corsa tutti i partecipanti hanno fatto colazione insieme, per poi continuare con giochi liberi svolti dai bambini accompagnati dai genitori.

La giornata si è conclusa con una premiazione al personale e agli educatori che hanno partecipato a Vivicittà ed al progetto "Giocare per diritto", alla presenza anche del presidente Uisp Sicilia Ezo Bonasera(A cura di Ludovica Cotronei)