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"Zemanlandia": un affascinante ritratto degli anni d'oro del Foggia

Ieri presso la Casa del Cinema di Roma, è stato presentato il documentario “Zemanlandia”, regia di Giuseppe Sansonna, un affascinante ritratto di quelli che furono gli anni d’oro del Foggia di Zeman.
Accomodati su un morbido divano di un elegante salotto, il Mister e il Presidente Pasquale Casillo, ripercorrono la storia del proprio idillio. Come una vecchia coppia hanno visioni diverse degli stessi eventi, da qui l’effetto comico che armonizza il racconto dolce amaro del Foggia calcio.
Sedotto dal fascino boemo di Zeman e dalla dimensione iperpopolare di quel calcio pulito giocato dalla sua squadra del cuore, Sansonna con questo documentario, realizza il suo grande sogno di tifoso e cinefilo, offrendo agli spettatori le memorie di giocatori quali Di Biagio, Signori, Rimbaudi, impreziosendo il tutto con materiale di repertorio delle rampanti televisioni private.
Padre e allenatore, così è stato affettuosamente nominato Zeman da Di Biagio. Con lui è nata una cultura calcistica, la cultura del sacrificio fisico per arrivare alla “bellezza pulita”, un’ etica del pallone sempre rispettata e la continua dissidenza al sistema e al doping. Risultato di commistioni di vecchio calcio danubiano e calcio olandese, il suo gioco dava spettacolo, divertiva dal calcio d’inizio al fischio di chiusura. Questo è il praghese Zeman, adottato dal sud Italia, che tanto ama, tanto osserva ma dal quale non si è mai fatto fagocitare.
Giuseppe Sansonna, regista di numerosi documentari e spot per l’Uisp, ha saputo far emergere la purezza dello storico allenatore, sempre tecnico-tattico e mai gestore delle sue squadre e l’entusiasmo del vero calcio che diverte, che riempie gli stadi di sano tifo.
(F.Sp)