Il miglior modo per celebrare una giornata, nella quale delle #donne persero la vita per difendere il loro lavoro, è ricordarci di non smettere mai di lottare.
Sono cambiate tante cose da quel giorno, ma non tutte quelle che dovevano cambiare, alcune invece sono peggiorate, per molte donne difendere la propria #libertà oggi, vuol dire rischiare, o addirittura perdere la vita, in Iran, in Italia nei tanti #femminicidi, nei paesi in guerra, in quelli poveri, in mare per salvare i propri figli alla ricerca di un futuro.
Poi ci sono le pari opportunità, che non arrivano dappertutto e a tutte, nei posti di lavoro, nei #diritti negati, nel ricoprire ruoli di responsabilità e anche nello sport.
Noi dal 1985* nell'organizzare tanto sport per tutti e nel realizzare tanti progetti di sport sociale, lavoriamo per dare ad ogni donna pari opportunità nella pratica e nella carriera sportiva.
[*1985 Anno della realizzazione della prima carta dei diritti delle donne nello sport arrivata al parlamento europeo e curata dal coordinamento donne Uisp, composto da donne, sportive, istruttrici, tecniche, allenatrici, dirigenti provenienti da tutta l‘Italia]
Organizziamo e promuoviamo tante proposte di attività, che a partire dalle bambine arriva alle nonne - passando per le giovani - adeguandosi ai loro tempi e alle loro esigenze, affermando e difendendo la loro dignità e il rispetto, 180 discipline, corsi, gare ma anche tanta socializzazione, confronto e incontri.
E ogni giorno offriamo anche tante opportunità formative, lavorative e di impegno nel sociale a: istruttrici, tecniche, allenatrici, arbitre, dirigenti, giudici, operatrici sportive, educatrici sportive, animatrici, sportive, insegnanti e maestre di sport.
Non ci siamo mai fermate, Uisp ha un settore nazionale politiche di genere, che continua a promuovere importanti progetti e iniziative