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Piemonte

Riforma del lavoro sportivo: l'editoriale della presidente regionale Uisp, Patrizia Alfano

E’ entrata in vigore, sabato 1 luglio 2023, la riforma del lavoro nelle associazioni e società sportive, contenuta nel combinato disposto dei decreti legislativo 36 e 39 del 2021. Un percorso senza dubbio lungo e tortuoso, avviato con la legge delega 86 dell’agosto 2019, la cui finalità era quella di delegare all'esecutivo il compito di intervenire per un rinnovamento strutturale del modello giuslavoristico sportivo italiano.

 

Un percorso che l’Uisp ha seguito attivamente, giorno dopo giorno, intervenendo per segnalare criticità e proporre modifiche e migliorie ai testi normativi.

Questa riforma riguarda tutto il mondo sportivo. Un mondo complesso e articolato che coinvolge realtà molto diverse, alle quali  sono state riconosciute, da sempre, agevolazioni fiscali, contratti sportivi, uguali per tutti, dalle società non professionistiche di serie A, alle piccole società di periferia.

Negli ultimi anni i controlli dell’Agenzia delle Entrate hanno portato alla chiusura di diverse società, o al pagamento di multe considerevoli. Casi in cui le agevolazioni sono state “male interpretate”, penalizzando anche chi ha agito sempre nel rispetto della legalità e delle norme. Casi in cui si è evidenziata la mancanza di controlli, di chi, nell'ordinamento sportivo aveva il compito di governare e far rispettare le regole.

A  tutto ciò si è aggiunta la crescita dell’attività sportiva e del conseguente numero di lavoratori dello sport, nonché dell’affidamento in gestione sociale di molti impianti pubblici, elementi che hanno reso improcrastinabile una riforma, finalizzata a regolare e tutelare i lavoratori dello  sport.

 

In Italia lo sport dilettantistico di base è stato gestito, dal dopoguerra ad oggi nella maggior parte dei casi, da persone pronte a sacrificare il loro futuro, da precari votati alla causa e  consapevoli della loro precarietà. Un mondo fatto da migliaia di asd che popolano in modo capillare il nostro territorio, da laureati e non, da appassionati, volontari, da imprenditori di se stessi, da piccole imprese sociali, ecc...

Precari che attendevano e si sono battuti per una legge sullo sport! 

Una legge che prevedesse il giusto sostegno economico, riconoscendo lo sport come politica pubblica di utilità sociale, dotata anche dei giusti strumenti per distinguere e classificare le diverse realtà che oggi organizzano, promuovono e lavorano nello sport.

 

La legge entrata in vigore il 1 LUGLIO 2023  non è ancora  tutto  questo. Ricadono sulle ASD di ogni dimensione e vocazione, costi non sempre sostenibili, procedure e incombenze, che comportano nuove  spese e maggior tempo lavoro anche là dove non esistono strutture organizzative adeguate.
Il rischio è che aumentino le quote per i praticanti, che sono la fonte di autofinanziamento principale se non unica, proprio in quelle realtà che le hanno tenute sempre basse ,per garantire, a tutti e a tutte, la piena agibilità. Molti non si riscriveranno e lo sport sarà meno per tutti.

Il rischio è che vengano meno quelle realtà territoriali  che, attraverso lo sport, costruiscono coesione sociale, inclusione, partecipazione. Riferimenti importanti anche di comunità educanti impegnate in molteplici progetti rivolti ai bambini, alle bambine, ai giovani.
Ci conforta la dichiarazione del Ministro Abodi che annuncia  cambiamenti in itinere, il primo è previsto per il 17 luglio.


Il problema sarà applicare una legge che cambierà gradualmente.

 

Cosa possiamo fare come EPS che rappresenta migliaia e migliaia di ASD se  non continuare ad ascoltarvi, raccogliere le vostre proteste, le critiche e le richieste, come abbiamo fatto sino ad oggi, per  richiedere i giusti e dovuti correttivi, il giusto sostegno economico alle ASD e agli EPS.
Nel frattempo faremo tutto il possibile per sostenervi, aiutarvi, rendere meno difficile la gestione di questo cambiamento.
Abbiamo stipulato un accordo con uno studio importante, di commercialisti e consulenti del lavoro, coinvolto nelle responsabilità regionali e nazionali dei due rispettivi ordini, proprio sulla materia sportiva, che non è conosciuta da tutti e richiede una preparazione specifica e una profonda conoscenza del nostro mondo.

 

Vi invieremo tempestivamente ogni aggiornamento e saremo come sempre a vostra disposizione - senza interruzione - con lo Sportello Consulenze; le referenti piemontesi delle Consulenze, Mariella Marengo e Paola Voltolina, si alterneranno per rispondere alle vostre mail e telefonate, inviare circolari, tenere i contatti con i nostri consulenti locali e nazionali.

 

il 30 giugno abbiamo organizzato un incontro, altri ne seguiranno dopo il 17 Luglio, a partire dal 28 agosto.

 

LA PRESIDENTE PATRIZIA ALFANO

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