Silvana Germena è un ex insegnante di Educazione Fisica, ha passato la vita a dedicarsi ai ragazzi e alle ragazze del quartiere Vallette di Torino e adesso che è in pensione si dedica con grande passione a rendere più leggera la vita di persone fragili a causa di disturbi mentali.
Un po’ di tempo fa è venuta a conoscenza della Bottega del possibile, un’associazione di promozione sociale che ha come scopo la diffusione della cultura della domiciliarità e dove Silvana per una decina di anni ha frequentato corsi di social housing, con i quali le si è aperto un mondo.
Così la sua mission è stata di aiutare le persone fragili ,che vivono la loro vita tra farmaci e un emisfero buio, un incarico di grande responsabilità per una vivace e altruista “79enne”, come racconta.
“Anche quando li portavamo in gita, per tre volte al giorno dovevo somministrare farmaci, e sono persone con una fascia di età che oscilla tra i 50 e 70 anni. Purtroppo ci sono eccezioni, come la ragazza di 25 anni che è arrivata in questi giorni dipendente dal crack e ci sono i
paradossi, divertenti, come colui che si definisce, "un intellettuale andato a male che si crede il Papa e si illude di essere al centro dell’universo".
Ci sono tanti modi per distrarre e riuscire a far emergere le loro piccole abilità. Una di queste è la musica, a cui sono molto sensibili. Grazie alla disponibilità della Casa delle diaconesse e del loro pianoforte abbiamo inserito un percorso di psicoterapia e organizzato uno spettacolo di teatro cantato. Lo spettacolo è stato realizzato con il regista Castilla, ed alcuni “attori e attrici “ sono addirittura riusciti a scrivere il loro il pezzo in autonomia. Un’altra ottima collaborazione è con la Cooperativa di Luserna San Giovanni e con il prete del luogo, dove sono stati organizzati corsi di tessitura, disegno e di canto.
Silvana non è l’unica ad essere attiva, è in compagnia di un’altra diversamente giovane di 83 anni, “le due nonne” come vengono chiamate, gestiscono “un asilo per 50-70enni”.
“Sono come bambini - racconta Silvana - e li conquisti con il buon cibo, quando scendo dall’auto verificano se ho delle buste. E poi, sempre per renderli partecipi, utilizziamo tecniche particolari sulla sedia, dove riescono ad ingegnarsi in coreografie. Per esempio, gli facciamo battere forte forte i piedi per terra oppure e si divertono, diamoci tanti schiaffoni”.
Cento anni ad una donna così!