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TORINO TRANS* MARCH: INDIVISIBILI NELLE LOTTE E NEI DIRITTI

Sabato 22 novembre la marcia per i diritti delle persone trans* in occasione del Transgender Day of Remembrance
Torino, 18 novembre 2025 – Torna per le vie di Torino la Trans* March, la marcia di liberazione, autodeterminazione e rivendicazione delle persone trans*, organizzata dal Coordinamento Torino Pride. L’appuntamento è per sabato 22 novembre, con concentramento alle ore 15:00 in piazza Palazzo di Città a Torino.
La marcia si svolge in occasione del TDoR, Transgender Day of Remembrance, che ogni 20 novembre ricorda in tutto il mondo le persone vittime della transfobia.
Indivisibili è il claim scelto per questa edizione: un invito all’unità e all’intersezione delle lotte, perché un mondo migliore è possibile solo se tutte le persone, di tutte le comunità, possono godere pienamente dei propri diritti.
«Quest’anno partiremo da piazza Palazzo di Città, davanti al Municipio – afferma Luca Minici, coordinatore del Torino Pride – simbolo cittadino delle istituzioni, per richiamarle alla loro responsabilità a ogni livello. Città sicure non si costruiscono con la repressione o il pugno di ferro, ma con politiche che mettano al centro le persone e i loro diritti. Serve cambiare prospettiva e guardare a chi ogni giorno subisce diseguaglianze, violenza e pregiudizio sulla propria pelle. La sicurezza vera nasce dall’ascolto e dal sostegno, non dal controllo. La comunità trans* lo sa bene, chiede di poter vivere, essere sé stessa e autodeterminarsi senza diventare bersaglio di odio e violenza. Per questo chiediamo, anzi no, pretendiamo che la politica e le istituzioni guardino a noi: siamo qui e siamo indivisibili, le nostre lotte sono le lotte di tuttə» conclude Minici.
IL CLAIM E IL DOCUMENTO POLITICO
Indivisibili è il claim scelto per l’edizione 2025 della Trans* March. È un richiamo alla forza collettiva delle comunità LGBTQIA+ – al plurale –  e delle loro comunità sorelle e alleate, che insieme portano avanti le proprie battaglie per trasformare la società e abbattere patriarcato, omolesbobitransafobia, misoginia, sessismo e ogni forma di pregiudizio.
«Le nostre lotte sono molte e diverse, ma nessuna può essere vinta da sola – commenta Sofia Darino, del tavolo di lavoro Trans* March e consigliera del Torino Pride – Siamo in un momento in cui i diritti di tuttə sono a rischio, anche di chi pensa che ciò che sta accadendo non lə riguardi. Non possiamo più basare le nostre battaglie su singole istanze né limitarci a sperare che un giorno andrà meglio. Tutto è connesso, e fa parte dell’ideale di libertà identitaria e di dignità della vita che scegliamo per noi stessə. La giustizia sociale è possibile solo quando tutte le persone stanno bene. Da destra ci vorrebbero frammentatə, separatə e indifesə, ma noi siamo indivisibili e, proprio per questo, più forti» conclude Darino.
Il manifesto politico
«Davanti alla grande onda della destra conservatrice che ci indica come un pericolo per la società occidentale, noi resistiamo. Mentre la loro voce rimbomba in tutta Europa, noi rispondiamo con la forza delle nostre esistenze. [...]
Fin da bambinə ci insegnano ad adattarci a una società binaria, a diventare ingranaggi obbedienti di un sistema che non ci rappresenta. Tracciano una strada stretta, e quella strada è troppo piccola per contenerci tuttə. Le nostre vite sono minacciate ogni giorno da chi proclama la difesa dei valori tradizionali, da chi finge di proteggere “i bambini” mentre alimenta l’odio contro chi è diverso. Ma chi protegge lə bambinə trans*? Chi difende le persone queer e chi non è previstə dai binari della ciseteronormatività?
Se la società è pigra e le leggi ci dimenticano (o ci ostacolano), allora saremo noi a proteggerci da solə. Saremo comunità, soggettività diverse ma indivisibili! Resistiamo davanti a un governo che ci vuole senza voce, invisibili, obbedienti. Non ci ridurranno a caricature o spettacolo da baraccone per chi ha paura della libertà. Noi siamo la resistenza trans*, il grido collettivo di tutte le identità che la storia ha tentato di cancellare. Siamo la voce di chi non si arrende, di chi ogni giorno afferma la propria esistenza come atto politico.
Sabato 22 novembre scendiamo per le strade di Torino. Per ricordare a chi ci governa che noi esistiamo e non ci pieghiamo. Che resisteremo, unitə, di fronte alla stretta autoritaria e fascista. E scendiamo anche per chi non può esserci: per chi ha subito l’odio, per chi oggi ha paura e per chi non ce la fa. Le loro voci vivono nelle nostre. Siamo qui. Siamo visibili e siamo indivisibili, perché le nostre lotte viaggiano insieme. Perché la libertà di una persona è la libertà di tuttə. E non torneremo indietro.»
(estratto dal manifesto della Torino Trans* March 2025)
Il documento politico
Il documento politico della Trans* March insiste sul diritto di ogni identità ad avere spazio e voce, occupando le strade per reclamare visibilità. Tra i punti centrali ci sono il rifiuto delle visioni oppressive sulle identità trans*, la denuncia della transfobia in tutte le sue forme – dalle microaggressioni alla violenza istituzionale – e la necessità di creare ambienti sicuri e accoglienti in famiglia, a scuola, sul lavoro e nella società.
Si ribadisce il diritto alla salute senza discriminazioni, promuovendo un approccio non patologizzante, insieme al diritto all’autodeterminazione corporea e alla genitorialità libera da pregiudizi.
«A Torino e in Italia la vita delle persone trans* continua a essere ostacolata da attese infinite, burocrazia e percorsi che ci costringono dentro un modello binario – commenta Piero Lo Surdo, del tavolo di lavoro Trans* March – Ottenere documenti che corrispondano davvero alla nostra identità sembra ancora un capriccio, quando invece è un diritto fondamentale, oltre che un dovere di ogni cittadinə. Lo stesso vale per la scuola: un’educazione sessuale e affettiva limitata o filtrata dal consenso genitoriale non tutela nessuno, anzi alimenta ignoranza e stigma, e riduce gli spazi in cui le nostre vite possono essere riconosciute. Siamo stufə di passare da un ufficio all’altro, da una diagnosi all’altra, come se avessimo continuamente bisogno di essere dichiaratə “idoneə”: vogliamo solo vivere le nostre vite con dignità, senza doverci giustificare ogni volta. Questa verticalità, che ci valuta e ci controlla, serve solo a mantenere un sistema di potere che ci vuole silenziosə e normalizzatə. Per questo scendiamo in piazza: per liberarci da un modello che ci schiaccia e per pretendere ciò di cui abbiamo bisogno» conclude Lo Surdo.
La Trans* March e il suo documento politico sono il risultato di un intenso lavoro collettivo, in cui prospettive diverse si intrecciano e si rafforzano, dando vita a una proposta politica condivisa e in continua trasformazione. Il documento politico si aggiorna di anno in anno, riflettendo i cambiamenti della società e l’evoluzione delle rivendicazioni e dell’elaborazione politica delle associazioni che lo costruiscono. L’edizione di quest’anno nasce anche dal confronto con realtà e collettivi che, pur non facendo parte del Coordinamento Torino Pride, hanno voluto dare il proprio contributo nella scrittura del testo durante un’assemblea pubblica e aperta.
Il documento politico può essere visionato a questo link.
GLI EVENTI DI AVVICINAMENTO
Quest’anno la Trans* March è stata preceduta da numerosi eventi di avvicinamento, pensati per approfondire i temi della marcia e creare momenti di incontro e confronto con la cittadinanza.
Il 29 ottobre, al circolo Kontiki, si è svolta l’assemblea pubblica per la co-costruzione del documento politico: un appuntamento aperto a tuttз in cui diverse realtà, dentro e fuori il Coordinamento Torino Pride, hanno contribuito con riflessioni e proposte ad ampliare e affinare il testo politico della marcia.
Il 5 novembre, a CasArcobaleno, si è tenuto l’AperiTrans, organizzato da Arcigay Torino, un momento di socialità e condivisione dedicato alle persone trans* e alle loro alleate.
Il 14 novembre, al Magazzino sul Po, il talk Due morsi di transfemminismo, realizzato insieme al collettivo Non Una Di Meno Torino, ha offerto un’occasione di confronto e approfondimento sul transfemminismo e sulle pratiche comuni di lotta per i diritti.
Quest’anno si è svolto anche il nuovo laboratorio Patchwork di comunità, un progetto collettivo che ha portato alla creazione di un grande tessuto composto da scampoli e stoffe donate dalle persone. Dopo una serie di momenti di raccolta, la cucitura condivisa si è tenuta lunedì 17 novembre, in CasArcobaleno, dando vita a un’opera simbolica che intreccia storie, vissuti e colori diversi. Il Patchwork di comunità accompagnerà poi la marcia, come segno tangibile dell’unione delle lotte e della forza di una comunità coesa e indivisibile.
Infine, venerdì 21 novembre, nella sede della Città Metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7), si terrà Ti vedo. Comprendere, accogliere e sostenere l’adolescenza trans, un evento promosso da Città di Torino e Città Metropolitana, con la partecipazione di numerosɜ attivistɜ del territorio per discutere di adolescenza trans* e di educazione alla sessualità e all’affettività nelle scuole.
TRANSGENDER DAY OF REMEMBRANCE (TDOR)
Le persone trans* continuano a essere vittime di gravi discriminazioni in una società ancora fortemente trans-escludente e transfobica. Il progetto Remembering Our Dead (tdor.translivesmatter.info) raccoglie ogni anno i nomi e le storie delle tante, troppe persone trans* uccise o spinte al suicidio a causa dell’odio transfobico.
Dal 1° ottobre 2024 al 30 settembre 2025 sono state uccise 343 persone trans* in tutto il mondo, 2 delle quali in Italia. Numeri tuttavia sottostimati, che raccontano solo una parte della realtà: molti casi restano invisibili, perché le vittime non vengono riconosciute o i loro nomi si perdono nel silenzio, in un ultimo violento atto di cancellazione e invisibilizzazione.
Il Transgender Day of Remembrance (TDoR) nasce proprio per rompere quel silenzio: per ricordare, tramandare e pronunciare i nomi di chi non c’è più, affinché nessuna vita spezzata dalla transfobia venga dimenticata. Istituito a San Francisco il 20 novembre 1999, in occasione della veglia in memoria di Rita Hester, persona trans uccisa l’anno precedente, il TDoR è oggi un momento fondamentale per la comunità LGBTQIA+ di tutto il mondo. Una giornata per riportare lo sguardo dei media e della società sulle persone trans*, e per commemorare le vittime della violenza e dell’oppressione transfobica e patriarcale.
Ogni anno, in questa ricorrenza, la comunità trans* rinnova con forza la richiesta di azioni concrete e strutturali per combattere, come società e come comunità LGBTQIA+, le molteplici forme dell’oppressione transfobica.
IL PERCORSO DELLA MARCIA
La Trans* March 2025 attraverserà le vie di Torino sabato 22 novembre.
Il concentramento è previsto dalle ore 15:00 in piazza Palazzo di Città, con partenza alle 16:00. Il corteo percorrerà via Milano, via Pietro Micca, piazza Castello, via Po, via Accademia e via Principe Amedeo, per concludersi in piazza Carignano, dove si terranno i discorsi finali.
Il Coordinamento Torino Pride si impegna da tempo per rendere le sue iniziative accessibili e inclusive, accogliendo le richieste e le indicazioni delle associazioni che si occupano di diritti delle persone con disabilità e neurodivergenze. È possibile consultare la mappa interattiva del percorso, con informazioni utili sulla praticabilità delle strade, la presenza di bagni pubblici, fontanelle, zone di scarico sensoriale e spazi più tranquilli e silenziosi, raggiungibili sia durante il corteo che in piazza. Alla partenza saranno inoltre distribuiti tappi per le orecchie a chi ne avesse bisogno.
Davanti al palco di piazza Carignano sarà allestita un’area non affollata, pensata per chi necessita di uno spazio più comodo. Durante i discorsi sarà inoltre garantito un servizio di interpretariato in LIS (Lingua Italiana dei Segni) per le persone non udenti.
LA GRAFICA
L’illustrazione per la Trans* March 2025 è firmata da Micaele Carrieri (_butchtw.ink), illustratore e aspirante tatuatore torinese, classe 2002. Micaele ricorre alle immagini per esprimere la sua intimità e sovvertire la sua scarsa predisposizione all’interazione.
I temi che affronta partono dalla sessualità e le sue espressioni per diramarsi verso l’esplorazione dei fili che muovono le relazioni interpersonali.
«L’opera nasce dal desiderio di rappresentare la cura reciproca che dovrebbe attraversare la nostra comunità – spiega Micaele Carrieri – Ho voluto raccontare la connessione profonda che unisce le persone trans* e il supporto necessario di cui tutt* abbiamo bisogno per esistere e resistere ogni giorno. Per me disegnare significa creare un linguaggio che possa dire ciò che spesso non riesco a esprimere a parole: è il mio modo di partecipare, di prendermi cura e di restituire qualcosa alla comunità che mi ha accolto» conclude l’artista.
I PATROCINI
La Trans* March ha ricevuto il patrocinio della Città di Torino e della Città Metropolitana di Torino.

fonte: CS Coordinamento Torino Pride

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