Il rugby in carrozzina prova a sbarcare anche in Italia, dove ancora è poco conosciuto e ancor meno praticato. L'obiettivo di diffusione di questa disciplina sportiva, presente dal 2000 alle Paralimpiadi, accomuna la neonata Fispes (Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali), il Comitato italiano paralimpico e la società sportiva Sportequal che, in collaborazione con Inail, hanno organizzato dal 4 al 6 febbraio a Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine, uno stage aperto a tutti.
"Il Wheelchair Rugby - spiegano i promotori - è uno sport di squadra per tetraplegici o disabilità affini su sedia a rotelle, che accomuna regole del rugby tradizionale, della pallacanestro, dell'hockey". Allo stage ha partecipato la Nazionale austriaca di Wheelchair Rugby. Sono stati inoltre organizzati alcuni seminari introduttivi per chi ha voluto provare a diventare tecnico, classificatore o arbitro. La speranza degli organizzatori è che questa disciplina possa diffondersi in Italia, tanto da consentire la costituzione di una squadra nazionale che possa partecipare alle Paralimpiadi del 2020.