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Toscana

Finocchiona Cup ovvero la Revolution Cup: ancora un successo la 16esima edizione

Otto squadre di calcio da tutta Italia si sono sfidate a Firenze nel nome della lotta alle discriminazioni. Le voci delle tante personalità presenti


Lo slogan era “difendere i diritti è difendere la pace” con tanto arcobaleno presente in locandina. Presso la sede dell’Atletica Castello in via Reginaldo Giuliani, si è tenuta la 16esima edizione della Revolution Cup, detta altresì “Finocchiona Cup”, torneo di calcio a 5 organizzato da Revolution Soccert Team con la collaborazione di Uisp, Quartiere 5, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze e Arcigay Firenze Altre Sponde, Regione Toscana, una tradizione che si rinnova. Con tante presenze importanti in campo e a bordo campo.
Tutti accompagnati da una giornata dalle temperature estive, che ha messo a dura prova i presenti, incrementando, in un certo senso, l'importanza... dell'impegno sportivo, che si è fuso con quello sociale.

“Sono state ben otto le squadre provenienti da tutta Italia – ha riassunto Marco Ceccantini, presidente di Uisp Toscana – per una manifestazione importante. Importante per la cultura delle persone che devono imparare che attraverso lo sport si può riuscire a imparare a convivere, ad essere considerati tutti uguali, nonostante qualcuno possa avere delle preferenze di genere diverse. Quello che è importante è giocare, stare insieme, rispettarsi, e quindi avere cura gli uni degli altri. La Uisp in questa manifestazione ci crede da sempre, personalmente ho partecipato alle ultime 12 delle 16 edizioni. Onore alla Revolution Soccer Team che la organizza da sempre, da un’idea partita da loro e che come Uisp abbiamo ospitato e sostenuto con forza”.

“La Finocchiona Cup – ha sottolineato Andrea Vannucci, ex assessore allo sport del Comune di Firenze e ora Consigliere regionale – è una buona notizia per la nostra Comunità. Un grazie alla Uisp, all’Atletica Castello e ovviamente a Revolution Soccer Team che ne è l’architrave da cui è nata questa manifestazione che sa di libertà, di amore, di diritti, e di un sacco di altre cose di cui abbiamo bisogno. Per una società più giusta attraverso lo sport e il divertimento”.

“E’ sempre la stagione dei diritti – ha detto Benedetta Albanese, assessora ai diritti e alle pari opportunità del Comune di Firenze Benedetta Albanese – ringraziamo Uisp, ringraziamo Uisp e tutte le associazioni che oggi danno vita a questa 16esima edizione di questo appuntamento che ci aiuta a raccontare come la migliore garanzia per tutte e tutti siano i diritti e lo si può fare anche vivendo lo sport come lo strumento e il linguaggio universale che riesce ad arrivare ovunque unendo e senza dividere intorno a valori che appartengono a ognuno di noi, a partire da diritti, libertà e rispetto”.

“La Finocchiona Cup – il pensiero di Cristina Giachi, presidente della commissione cultura e scuola del Consiglio Regionale della Toscana – è un bellissimo messaggio nel quale lo sport chiede un salto di qualità a tutta la società. Vivere lo sport in momenti conviviali e con allegria, sebbene oggi ricordiamo anche fatti tristi (oggi ricordiamo il ragazzo suicida per bullismo a Roma) è utile perché ci si stringe tutti insieme per raggiungere obiettivi importanti come superare gli steccati e le divergenze di genere”.

“Ovviamente il soprannome Finocchiona Cup è ironico – sottolinea Filippo Ferraro, presidente del Quartiere 5 – ma sono molto importanti i temi all’ordine del giorno oggi. Inclusione, contrasto alla discriminazione, all’omofobia, al bullismo. Le discriminazioni per l’orientamento sessuale avvengono, sempre meno ma avvengono, anche nello sport. Qui il messaggio è fare sport tutti insieme a prescindere dall’orientamento e siamo felici e orgogliosi che una manifestazione come questa avvenga nel nostro Quartiere”.

“La Finocchiona Cup da qualche anno è anche Memorial Paolo Nieri – ha aggiunto Claudio Cirri, vicepresidente di Polisportiva Revolution - che era il nostro presidente originario che è venuto a mancare qualche anno fa. E’ lui che ha ideato la manifestazione, è stato il primo torneo LGBTQ+ in Italia, poi imitato da altre città come Roma, Napoli, Milano e Bologna, Ogni anno la manifestazione porta tante squadre a Firenze  da tutta Italia, a volte anche dall’estero. E’ un torneo nato per scardinare l’idea machista che la persona omosessuale non può giocare a calcio… Lottiamo contro questo stereotipo e contro ogni altra forma di discriminazione in nome dello sport. Speriamo di riuscire a portare nei prossimi anni anche un torneo di pallavolo”.



 

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