FIRENZE - In Europa è boom di cocaina. Lo dice il Rapporto 2009 dell'Osservatorio europeo sulle droghe presentato oggi a Bruxelles. Oltre 13 milioni di europei hanno provato la polvere bianca nella loro vita. Di questi, 7,5 milioni sono giovani (15-34 anni). E proprio su quest'ultimo dato, Ugo Bercigli, presidente della Uisp Toscana, si sofferma: "Visto che sono i giovani le maggiori vittime della droga, è opportuno concentrare gli sforzi della società sull'educazione. Sotto questo aspetto, lo sport deve fare la sua parte, assumendo un ruolo vigile e di controllo soprattutto verso le proprie utenze giovanili".
In Toscana sono oltre 27 mila le persone alle prese con problemi di dipendenza. Un fenomeno che, anche in questa regione, sembra riguardare soprattutto i giovani: secondo l'Agenzia regionale di sanità, nel 2008, sarebbero quasi 59 mila i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni hanno provato qualche sostanza stupefacente.
"Lo sport, più che la scuola - ha continuato Bercigli - deve alzare le proprie barriere contro la devianza giovanile. Il valore aggiunto dello sport è costituito da fatto che, nella maggior parte dei casi, il giovane si relazione alla pari e con amicizia nei confronti del proprio istruttore. Nella scuola non sempre è così e il rapporto tra professore e allievo non ha la stessa reciprocità e, conseguentemente, la stessa efficacia. Purtroppo però, gli operatori sportivi, talvolta, concentrano i loro sforzi soltanto verso la funzione agonistica a scapito di quella sociale. I maestri sportivi devono rendersi conto dell'importanza sociale ed educativa della loro funzione, spesso assimilabile a quella di un padre. Se questa funzione viene a mancare, nessuno ha il diritto di dichiararsi non responsabile di fronte a spiacevoli fenomeni di devianza giovanile".