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Varese

L’Italia stravince ai mondiali di TchoukBall. Parlando varesotto

Un nuovo sport si affaccia nell'orizzonte mondiale, e le squadre varesine Uisp sono protagoniste. In luglio si sono svolti a Traiskirchen, alle porte di Vienna, i campionati mondiali di tchoukball, e l'Italia è stata protagonista.

Una nazionale che parla con accento varesotto, visto che ben 12 su 52 dei giocatori convocati provenivano da formazioni UISP come Caronno Pertusella, Castellanza e Varese, oltre a Lendinara (Rovigo) e Ferrara. La prestazione della nazionale italiana è stata da record: seconda nel medagliere con un oro (M15 femminile), 2 argenti (nella M18 maschile e femminile), 1 bronzo (nella M15 maschile) e un quinto posto nella M12. Meglio di così ha fatto solo Taiwan, che ha vinto l'oro in tutte e tre le categorie dove ha presentato la squadra. Ma, in un certo senso, Taiwan non fa testo: laggiù il tchoukball è sport nazionale, praticato in tutte le scuole e i college dell'isola.
Quella italiana è stata anche la tifoseria più folta, organizzata e appassionata che si sia mai vista: oltre 100 scatenati tifosi, facilmente distinguibili per le magliette con la scritta "eating, drinking and Italy supporting" (mangio, bevo e tifo Italia), che ben rappresenta l'atmosfera sportiva e goliardica che si è respirato a Traiskirchen dal 15 al 17 luglio.
Il TchoukBall è uno sport veloce, spettacolare e caratterizzato dal fair play. Si gioca divisi in due squadre da 7 giocatori, con un pallone da pallamano e due speciali pannelli collocati alle estremità del campo. Palestre, prati o spiagge si adattano benissimo a questo sport.  Ogni squadra ha a disposizione tre passaggi per costruire un'azione prima di attaccare lanciando la palla contro il pannello elastico che, invece di trattenerla come fanno le porte del calcio, la respinge indietro velocissima. A quel punto, se la palla cade a terra, la squadra in attacco ha segnato un punto, se invece viene presa al volo, il gioco riprende immediatamente e la squadra che ha difeso (prendendo la palla) passa all'attacco.
Nel TchoukBall ogni squadra può tirare indifferentemente su entrambi i pannelli. Come nel basket, ogni giocatore dev'essere in grado di attaccare e difendere. Il campo deve avere 2 aree vietate semicircolari di raggio pari a 3 metri, nelle quali non è permesso entrare durante ogni fase del gioco.

Grazie all'assenza di ostruzioni e quindi di aggressività e grazie a regole che obbligano a rispettare gli avversari, che non possono essere ostacolati dal corpo a corpo o placcati, il TchoukBall diventa un gioco caratterizzato dal fair play, in cui i giocatori spesso aiutano l'arbitro nelle sue decisioni. Ed è regola di questo sport farlo senza mai perdere l'obiettività, anche in caso di partite particolarmente combattute. Come hanno fatto i giocatori italiani in questo mondiale.