Venerdì 22 aprile "Staffette Resistenti" a Varese
per ricordare il ruolo delle donne e della città nella Resistenza
Alle ore 21 al teatrino Santuccio il monologo "Olmo il soldato" di Betty Colombo
Quest'anno l'iniziativa sarà arricchita dallo spettacolo teatrale "Olmo il soldato" di Betty Colombo, che dalle 21 concluderà la serata al Teatrino Santuccio.
Il programma prevede alle ore 18.00 la partenza in bicicletta o di corsa da piazza De Salvo (quartiere Bustecche) per un percorso che toccherà luoghi simbolici della Resistenza nella città di Varese:
viale Belforte - cippo Renè Vanetti
largo Martiri della Libertà, Ippodromo
via Morandi - targa Carletto Ferrari - e Largo Resistenza.
Alle 19.30 i partecipanti arriveranno al "Santuccio" in via Sacco, accolti da un aperitivo, in compagnia di canti resistenti, per attendere insieme l'inizio del monologo teatrale.
Alla partenza in piazza De Salvo saranno a disposizione delle bici: per prenotarle è necessario contattare Fiab-Ciclocittà: 333/8912559
"Invitiamo uomini e donne di ogni età a prender parte alla manifestazione, in bicicletta o di corsa, anche coloro che non sono allenati potranno affrontare il percorso senza alcuna difficoltà - spiega Alessandra Pessina, presidente Anpi Varese e dirigente Uisp -. Con questa iniziativa vogliamo da una parte trasmettere la memoria del ruolo, spesso dimenticato, delle donne nella Resistenza a tutti e soprattutto alle nuove generazioni."
"Dall'altra - conclude Rossana Chiodi di Fiab-Ciclocittà - cerchiamo di trovare nuove forme per ricordare il 25 aprile, che possano attirare e coinvolgere più gente possibile senza eccessivi ritualismi. Proprio per questo abbiamo deciso di proporre a tutta la cittadinanza lo splendido monologo di Betty Colombo"
"Olmo il soldato": ore 21 Teatrino Santuccio
Olmo è un bambino a cui piace moltissimo andare in bicicletta. Ogni tanto prende quella grande della zia e fa corse spericolate giù per la discesa di campagna appena fuori dalla cascina in cui abitano in tanti nonostante i divieti della mamma. Olmo casualmente si accorge che qualcosa di strano sta accadendo proprio in casa sua: gente sconosciuta che viene di notte, parole sussurrate, pacchetti misteriosi nascosti sotto i cavoli. Un giorno gli affidano un compito straordinario, una missione di "guerra", una cosa da grandi: Olmo è solo e deve pedalare tanto, in fretta, lontano fino a diventare grande, fino a capire che la guerra si ruba anche l'infanzia e che non concede scelte.
È una storia sulla crescita, sul diventare grandi, sulla scoperta dell'assunzione di responsabilità. Ma è anche un racconto sullo sguardo dei grandi che spesso perdono l'occasione di condividere il processo di crescita dei loro stessi figli. E' anche un modo per cantare i luoghi in cui viviamo, per riprendere contatto con gesti, sentimenti, ideali che hanno fatto la nostra storia perché credo che "per essere, bisogna essere stati". E' difficile costruire un futuro senza la consapevolezza del nostro passato. La tecnica della narrazione consente ad ogni spettatore di dare corpo alle immagini che le parole suscitano lasciando campo libero alle emozioni.
(Dalla presentazione di Betty Colombo)
Per info manifestazione Alessandra Pessina 3494568018