Settore di Attività Nazionale

Acquaviva

CONTRATTO DI FIUME: Aniene, via ai programmi di azione.

Prosegue il cammino del Contratto di Fiume Aniene. Un significativo contributo nella costruzione del percorso partecipativo è dato dalle esperienze associative UISP - Sport d'Acquaviva,
particolarmente nella condivisione ai tavoli tematici - difesa idraulica, qualità ambientale, sostenibilità - del patrimonio di conoscenze e saperi contestuali dei luoghi del fiume. Ma anche a rendere disponibili le proprie competenze nella navigazione di tratti fluviali, altrimenti inaccessibili, per monitorarne potenzialità e criticità e costruire una visione a scala ampia del fiume, ricomponendo le tante frammentazioni istituzionali.
Un esempio concreto di quanto sopra si è realizzato lo scorso mercoledì ­ 3 marzo, con la discesa di monitoraggio del tratto dell'Aniene dal GRA al Tevere di 16,2 km organizzata dalla ASD Adventure Roma in collaborazione con Insieme Per l'Aniene Onlus e Associazione il Ranch.
Si tratta di un tratto di fiume che scorre nel settore est di Roma completamente inaccessibile ed avulso da un contesto urbano estremamente antropizzato , che pure conserva una sua identità di ambiente fluviale con una sua marcata resilienza.
La spedizione, composta da 2 gommoni da raft , ha mappato e georeferenziato le diverse criticità del fiume: degrado spondale, insediamenti abusivi, discariche, ostruzioni dell'alveo. I risultati saranno presentati nel corso del tavolo territoriale / basso corso CdF Aniene previsto per il 14 aprile.
la UISP Comitato di Roma e le associazioni affiliate sono da tempo presenti e partecipi oltre che nel CdF Aniene, anche nei percorsi dei Cdf Tevere Media Valle e CdF Tevere da Castel Giubileo.
Uisp Roma e Uisp Lazio.

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Perché pagaiare in Acquaviva-UISP è diverso?

Perché l'Acquaviva-UISP pone al centro delle proprie attività il tema dell'identità e dell’appartenenza alla UISP: tema che si declina nei cento modi e cento tempi diversi che caratterizzano i club, le associazioni e i singoli soci sul territorio ma che, sempre e ovunque, si concretizza nell’inclusione (disabilità, immigrazione, disagio sociale, ecc.), nella partecipazione attiva e nell’attenzione all’ambiente.
Perché non è riconducibile al primato dell’etica del risultato, propria dello sport di prestazione assoluta, ma è, invece, riconducibile alla tutela della salute, all'attenzione alla qualità della vita di ciascuno, al primato dell'educazione e della socialità.
Perché non è il fine ma il mezzo per la ricerca della felicità propria e di tutti a cominciare dai più deboli:

  • disabili fisici e sociali
  • immigrati
  • poveri.

Perché è partecipazione alla tutela dei “luoghi in azione” siano essi le sorgenti dei torrenti d’alto corso o i parchi acquatici cittadini o, ancora, i canali e i tratti fluviali urbani da troppo lasciati all’incuria e al degrado.