Hanno partecipato i presidenti delle seguenti associazioni: Canoa Club Milano, Canoa Club Vigevano, Canoa Fluviale Martesana, Tourincanoa. Davide Maniaci giornalista dell'Informatore. Leandro Catullo di Vivivigevano. Il vicesindaco Andea Ceffa (assessore allo sport) e Luigi Pigola (assessore ambiente e viabilità). Alcuni soci e amici.
Purtroppo per motivi di lavoro e impegni famigliari, il presidente Iannetta e i dirigenti Enel non hanno potuto partecipare alla serata. Verranno comunque informati e coinvolti nel progetto.
La Struttura d'Attività UISP Acquaviva da tempo stà operando per far diventare il Vivifiume una manifestazione nazionale inserita al pari dei grandi eventi UISP Corri per il Verde, Vivicittà, Bicincittà ecc.
Eventi vivifiume:
Il Vivifiume è un insieme di iniziative, eventi e manifestaizoni sul tema della fruizione sportiva dei corsi d'acqua come occasione di tutela e valorizzazione dei fiumi e dei territori ripari e vallivi. Il tema centrale della proposta è quello di recuperare il patrimonio delle comunità riparie, il valore identitario del fiume, collegamento e connessione tra i luoghi del fiume. Ma l'esperienza della discesa fluviale vuole essere anche una esperienza di viaggio alla riscoperta del cammino del fiume. Sport ambiente e solidarietà i valori della mission UISP mutuati nel Vivifiume, tra questi significativa attenzione all'idea di sport "senza barriere" aperto alle diverse abilità.
Ringraziamo tutti i partecipanti, specialmente i presidenti e l'amministrazione di Vigevano che credono in questo progetto. Progetto che si estenderà su tutto il territorio nazionale.
Livio Bernasconi
Perché l'Acquaviva-UISP pone al centro delle proprie attività il tema dell'identità e dell’appartenenza alla UISP: tema che si declina nei cento modi e cento tempi diversi che caratterizzano i club, le associazioni e i singoli soci sul territorio ma che, sempre e ovunque, si concretizza nell’inclusione (disabilità, immigrazione, disagio sociale, ecc.), nella partecipazione attiva e nell’attenzione all’ambiente.
Perché non è riconducibile al primato dell’etica del risultato, propria dello sport di prestazione assoluta, ma è, invece, riconducibile alla tutela della salute, all'attenzione alla qualità della vita di ciascuno, al primato dell'educazione e della socialità.
Perché non è il fine ma il mezzo per la ricerca della felicità propria e di tutti a cominciare dai più deboli:
Perché è partecipazione alla tutela dei “luoghi in azione” siano essi le sorgenti dei torrenti d’alto corso o i parchi acquatici cittadini o, ancora, i canali e i tratti fluviali urbani da troppo lasciati all’incuria e al degrado.