Settore di Attività Nazionale

Ciclismo

Costruire il futuro: educare al movimento

La bici per aiutare a curare un pianeta malato e crescere più sani e consapevoli

 

Vogliamo parlare oggi di prospettive e di "formazione", per investire di più e meglio sulla ripartenza.
Per fare questo lasciamo spazio ad Andrea Trivellato:Formatore del settore Ciclismo Uisp.

Ciao Andrea, allora è un momento certamente difficile che impone delle riflessioni
"Capita anche nei buoni propositi che tutti riponiamo di solito a cavallo dell’anno, trova sempre posto quello di volersi concedere più tempo da dedicare agli hobby e al rimettersi “in forma” entro la  bella stagione. "E’ da troppo tempo che siamo fermi" e via dicendo...
Se non ci si impone con determinazione, di ritagliare almeno un “momento” della nostra giornata,  da dedicare a noi stessi e al piacere di praticare attività motoria, ci sarà sempre qualcos’altro da fare… E’ principalmente la volontà di cambiare le nostre  abitudini ed i nostri vizi, che manca realmente… e cosi si finisce per rimandare sempre.

Molti iniziano a muoversi, solo dopo essersi spaventati per essere saliti sulla bilancia, ma spesso lo fanno con l’unico scopo di perdere peso per rientrare nei ‘ranghi’(e nei pantaloni). 
L’attività motoria, meno la si pratica, meno si avrà voglia di praticarla; Rimettere in moto un organismo “addormentato”  e magari in sovrappeso, richiede  maggiore fatica e tempo, di cui siamo convinti di non poter disporre.
Si tende a pretendere troppo da noi stessi, trasformando questo prezioso e importante momento,  che dovrebbe essere ludico-sportivo, in agonismo, competizione; misurandosi con l’ansia da prestazione,  per dimostrare a noi stessi o ad altri, che siamo ancora quelli di una volta,  nonostante tutto… salvo poi avvilirsi, quando ci si scontra con la cruda realtà, se si esagera, soprattutto inizialmente: il fiato corto, i muscoli e le articolazioni doloranti, la lancetta della bilancia che comunque non scende... preferendo sottostare (soffrendo) ad un regime alimentare ferreo e restrittivo, invece di scegliere di muoversi con regolarità, che tra i molti effetti positivi,  favorisce anche la riduzione del peso corporeo. 

Per raggiungere un minimo di condizione fisica, è necessario procedere per gradi e accontentarsi anche di piccoli miglioramenti che arriveranno poco per volta,  prediligendo il gesto tecnico alla prestazione fisica; con costanza ma senza esagerare o pretendere  troppo, per mantenere alto l’entusiasmo e godere di piccole soddisfazioni, come stimolo a svolgerla con regolarità: come stile di vita.

Senza rendercene conto,  inconsciamente, ci siamo trovati tutti come dentro alla centrifuga di una vita frenetica, che ci ha portato a correre, sempre stressati ed a testa bassa come degli automi, facendoci dimenticare le cose belle e piacevoli,  che ci fanno stare bene, come ad esempio praticare regolarmente attività motoria, che è  indispensabile per mantenere sani il nostro corpo e la mente.
Anche i nostri figli, fatte le dovute proporzioni, sono stressati per eccesso di stimoli e di cattive abitudini, che apprendono talvolta anche dal cattivo esempio dei genitori,  che purtroppo causano sia negli adulti che nei giovani, le stesse conseguenze negative: aumento di malattie cardiovascolari, obesità, diabete, problemi psichici, problemi coordinativi,  ecc… ossia patologie,  che noi stessi contribuiamo a provocare a causa di stili di vita sbagliati, che nei giovani di una volta, raramente si riscontravano.

Ed ora il periodo difficile che il mondo intero sta vivendo per un ‘pericolo invisibile’, ha stravolto tutte le nostre abitudini e certezze. Ci pare impossibile essere costretti all’improvviso a rimanere confinati dentro una casa, con tutto quello che avremmo da fare...
Al di la delle preoccupazioni che inevitabilmente tutti riponiamo su un futuro incerto,  questa fase di transizione può essere  l’occasione per rivedere alcuni aspetti della nostra vita fino ad oggi, per ripartire domani con uno spirito nuovo e rinnovato, che dia maggiore spazio e importanza alla nostra salute e quindi all’attività motoria come medicina naturale per vivere meglio.
Uno stile di vita rinnovato, meno ansie da trasmettere anche ai nostri figli, alleggerendo anche la pressione psicologica che spesso e inconsciamente esercitiamo su di loro, nell’inseguire il successo, il risultato, una posizione di rilievo nella società, come priorità;  la stessa che fino a ieri abbiamo inseguito anche noi. Nello sport come nella vita.

Incitiamo e siamo d’esempio ai nostri figli nel praticare attività motoria in generale e le discipline sportive , qualsiasi esse siano, ma lasciamo che solo ai nostri figli spetti poi, la scelta se passare all’agonismo o meno,  senza condizionamenti, altrimenti potremmo ottenere l’effetto contrario; ossia,  arrivati alla delicata età della pubertà,  come spesso accade,  potremmo vederli abbandonare la disciplina sportiva, per essersi divertiti poco e stressati molto, con lunghe sedute di allenamento e competizioni..
Se praticano sport, già dobbiamo essere felici per loro, li vedremo crescere meglio, migliori e più sereni, non è poco;  accontentiamoci e non pretendiamo di scegliere al posto loro.

L’analisi attuale della situazione sui nostri giovani ci riporta che: hanno scarse capacità coordinative a causa della sedentarietà e delle poche ore dedicate al movimento fisico. Correre liberi, arrampicarsi, saltare, lanciare o colpire una palla, scorrazzare in bicicletta: sono tutte azioni che i "vecchi giovani" affrontavano quotidianamente, ogni qualvolta scendevano in cortile per giocare liberi con gli amici e che ci hanno consentito di apprendere le capacità coordinative quasi inconsciamente e che oggi sono invece molto carenti nei nuovi giovani. Studiare è importante per apprendere future professioni, ma trascorrere ore e ore ininterrotte sui libri dedicando pomeriggi e serate a ripetizioni di materie in cui si è carenti, pare non essere l'unica buona ricetta per migliorare i propri voti; come sono negativi gli effetti prolungati nel mondo virtuale che i nostri giovani vivono a testa bassa e occhi fissi sullo smartphone.

L'attività fisica e l'uso della bicicletta in particolare, ha degli effetti benefici sulla salute sia fisica che mentale sorprendenti che sono scientificamente provati. Essa non solo non inquina e libera dalla morsa del traffico le nostre città, ma studi approfonditi dimostrano come praticare attività in bicicletta per almeno 30 minuti al giorno abbia effetti positivi migliorando la nostra salute in generale, regolando l'appetito, l'umore, la capacità di mantenere la concentrazione, la memoria, migliorando la propriocezione e le capacità coordinative."

Investire in formazione può essere un buon modo per ripartire.
"I nostri tecnici Istruttori operano sul territorio italiano nelle Asd affiliate, sono tutti qualificati e certificati da Uisp,  specializzati nel settore ciclistico attraverso il superamento di corsi di formazione selettivi, organizzano anche attività in bici rivolta ai bambini a partire dai 18 mesi con balance bike, per poi passare alle bici utilizzando metodi innovativi basati sul gioco ed il divertimento, per consentire ai giovani di apprendere le abilità e il controllo nella guida di una bici, fornendo loro anche l’adeguata educazione alla conoscenza e rispetto del codice della strada, del prossimo, per un utilizzo quotidiano della bici, per farli innamorare di questo straordinario mezzo di trasporto che permette nello stesso tempo di divertirsi e praticare attività motoria.
Queste iniziative sono già entrate a far parte nei programmi scolastici di molti istituti e possono essere estese anche a tutti gli altri.
Non ci resta che sfruttare questo momento anche per rigonfiare i pneumatici, pulire e fare manutenzione della nostra bici,  e riprendere, appena sarà possibile, a pedalare a testa alta e occhi aperti,  per godersi tutto il bello della vita e del mondo che ci circonda, di cui potremmo non esserci mai accorti.."

Insomma Andrea, possiamo sintetizzare con "educare al movimento per costruire un futuro più sano" ?
"Una buona sintesi"

Grazie Andrea per la riflessione, ricordiamo che il settore UISP Formazione propone corsi di attività ciclistica ed ha una sua sezione dedicata nel sito che trovate a questo LINK

Per la Redazione UISP Ciclismo
(RB)

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La Direzione Nazionale UISP ha comunicato a tutti i livelli che in data 01 febbraio 2023 è stato sottoscritto, nel rispetto delle prerogative di ciascun organismo, il rinnovo della Convenzione UISP - FCI per il 2023

Hanno sottoscritto la convenzione 2023 i seguenti Enti: US ACLI, CSAIN, AICS, LIBERTAS, CSEN, ACSI, CSI, UISP e ASI (con Bike Card). I loro tesserati possono regolarmente partecipare alle gare e alle manifestazioni amatoriali e cicloturistiche della FCI.

Dal 09/02/23 OPES ha sottoscritto la convenzione 2023. I loro tesserati, in possesso della Bike Card, possono regolarmente partecipare alle gare e alle manifestazioni amatoriali e cicloturistiche della FCI.

 

Per agevolare le procedure, è possibile verificare la presenza del ciclista nel database della Bike Card, accedendo alla procedura on line direttamente da questo link oppure tramite l’immagine sottostante

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