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Giocagin 2020: la linea grafica é dedicata a Rodari

Il 2020 dell’Uisp sarà all’insegna di Gianni Rodari: nell’anno del centenario della nascita, che avvenne il 23 ottobre 1920 ad Omegna, le manifestazioni nazionali dell’Uisp ricorderanno il grande scrittore, pedagogista e giornalista che ha formato molte generazioni di insegnanti ed educatori. La prima a scendere in campo sarà Giocagin che, da febbraio all’estate, renderà la ginnastica, la danza, il pattinaggio, le discipline orientali e tante altre attività protagoniste di una grande festa di sport con migliaia di bambine e bambini. Giocagin, giunto alla 33^ edizione,  porta ogni anno sport, musica, gioco e solidarietà nei palazzetti dello sport e in spazi all’aperto di oltre 60 città lungo tutta la penisola. Tanti partecipanti in pista, e tanto pubblico sulle tribune fanno sì che Giocagin, attraverso esibizioni ecoreografie, diventi una vera e propria festa di musica, luci e colori e resti un ricordo indelebile per i partecipanti ed il pubblico sulle tribune. Le giornate centrali saranno sabato 22 e domenica 23 febbraio.

La grafica di questa edizione di Giocagin (realizzata dal grafico illustratore Andrea Dreini) è giocosa e sognante, dedicata all’immaginario dei bambini, con una foca ginnasta che accompagnerà grandi e piccoli nel lungo tour del “divertimento in movimento Uisp”. Accanto al buffo e tenero animale, da sempre legato all’idea di acrobazie e numeri da circo, una citazione di Gianni Rodari, “Sbagliando s'inventa”: come suo solito il poeta cambia, inverte, innova, allo scopo di sorprendere, stimolare la creatività e accendere la fantasia degli adulti e dei bambini. Un invito a tentare, a sperimentare nuove vie, a mettersi in gioco senza paura, per dare vita a nuove forme di espressione e di socializzazione, nel pieno spirito di Giocagin Uisp.

L’Uisp ha scelto di dedicare questo 2020 al grande autore perchè ha un debito nei suoi confronti, in termini culturali e storici. Infatti, nel corso della sua storia l’Uisp ha incontrato Rodari in varie occasioni e, negli anni, ha smontato e rimontato i meccanismi dello sport, esattamente come ha fatto lo scrittore e pedagogista di Omegna con la favola, generando una grammatica della fantasia che, per l’Uisp, è diventata nuova grammatica del corpo e della pratica sportiva che chiamiamo sport sociale e per tutti. Anche i due numeri de Il Discobolo, la testata nazionale dell'Uisp, sono stati dedicati al centenario della nascita di Rodari: un calendario con foto e un monografico con vari articoli. Anche Telenord ha dedicato un approfondimento a questi prodotti editoriali: GUARDA IL VIDEO

Questo suo approccio innovativo viene ricordato dal giornalista Edo Parpaglioni, su “I giornali di Roma”, supplemento a La nuova stampa romana dell’ottobre 2003, quando parla della collaborazione di Gianni Rodari con “Paese Sera”: “Gianni Rodari era il migliore di tutti noi. Era anche il più irriverente e trasgressivo. Gli piacevano e trasgressivi, soprattutto i bambini, ma anche Don Milani e Pasolini. Nella sua testa c'era sempre un groviglio di cose strampalate: tali apparivano a chi si adagiava a pensare sempre sullo stesso binario è sempre con le stesse parole. A lui, invece, piaceva stappare i cervelli. “La fantasia - diceva - fa parte di noi: guardare dentro la fantasia è un modo come un altro per guardare dentro noi stessi. E se la realtà è una casa, può essere divertente ogni tanto entrarci dalla finestra invece che dalla porta”.

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“Ogni tanto spariva dalla redazione – scrive ancora Parpaglioni - andava nei paesini più sperduti d'Italia per conoscere i ragazzi e le maestre che gli scrivevano. Tutti volevano conoscerlo, parlare con lui delle sue poesie, del suo mondo di fiabe: dell’Ascensore per le stelle, del Paese dei cani, del Pianeta della verità, dell'Omino di niente, del Palazzo del gelato, di Alice canterina, delle Favole al telefono. Rodari andava volentieri e tornava felice. Aveva incontrato i “suoi” bambini e le “sue” bambinette, e aveva raccolto altro materiale per trasformarlo in purissima poesia. “I bambini – diceva - capiscono più di quel che noi sospettiamo, sono pronti a ogni audacia, non soffrono di schematismi, ignorano i regolamenti ufficiali, apprezzano l'umorismo, adorano i giochi di parole, distinguono occhio nudo le immagini piene da quelle vuote, le fantasie ben nutrite di realtà da quelle puramente automatiche”.

Come ogni anno Giocagin è anche solidarietà: nel 2019 è stato possibile costruire, in collaborazione con la fondazione Terre des Hommes, un child frendly space nella Municipalità di Barja (Monte  Libano), area fortemente condizionata dall’arrivo di molti rifugiati siriani, che attualmente vivono in condizioni di forte deprivazione. Per il 2020 l'Uisp ha deciso di ribadire il sostegno ai bambini che vivono nei campi profughi del Libano, sostenendo in particolare la Ghassan Kanafani Cultural Foundation, per completare le procedure di acquisto del minibus che servirà per trasportare i bimbi con disabilità. La Ghassan Kanafani organizzerà inoltre un'edizione speciale di Giocagin, nella scuola che gestisce il campo profughi più popolato e problematico del paese, nel campo di Ain El Helwe (Sidone), che ospita circa 60.000 rifugiati palestinesi registrati a cui si sono aggiunte dal 2011 molte famiglie siriane, per arrivare ad un totale di abitanti che sfiora i 120.000. (A cura di Elena Fiorani)

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