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L’Uisp sulla Rai per il protocollo con il ministero della Giustizia

Vincenzo Manco, presidente Uisp nazionale è stato intervistato da Radio 1 Sport giovedì 1 agosto: “Lo sportpertutti abbatte le mura del carcere”

 

“Lo sportpertutti abbatte anche le mura del carcere e si rivolge anche a quelle persone che nell’arco della loro vita hanno commesso degli errori, ma la nostra associazione mette a disposizione spazi, occasioni, opportunità per far si che la libertà possa essere vissuta attraverso lo sport, anche in relazione con la popolazione esterna e grazie alla collaborazione della Polizia penitenziaria e del ministero della Giustizia”. Così Vincenzo Manco, presidente Uisp Nazionale, presenta l’attività nelle carceri condotta dall’Uisp da decenni e rilanciata in occasione della firma del rinnovo del protocollo con il Dipartimento Attività Penitenziarie del Ministero della Giustizia.

Il quinto rinnovo del protocollo d’intesa è stato firmato mercoledì 31 luglio a Roma e giovedì 1 agosto il presidente Uisp è stato intervistato all’interno della trasmissione "Il caffè di Radio 1 Rai Sport", per presentarne i contenuti ed i progetti collegati. ASCOLTA L’AUDIO

“L’attività in carcere dell’Uisp ricostruisce anche i rapporti umani, le relazioni con le altre persone – ha proseguito Manco – l’obiettivo è una riabilitazione vera e propria, attraverso non solo l’utilizzo del corpo ma anche della mente, nel suo rapporto con gli altri e con l’ambiente che ci circonda. Vivicittà e altre iniziative che organizziamo rappresentano esperienze particolarmente avanzate: i detenuti attendono il giorno della corsa ma soprattutto l’ingresso di operatori e operatrici Uisp, per vivere momenti veri di socialità e proattività. Proprio sul tema della partecipazione siamo attivi in un progetto internazionale con partner di Belgio, Regno Unito, Croazia e Olanda, che sta formando gli operatori sportivi all'interno delle carceri per promuovere una più attiva partecipazione dei detenuti alla vita carceraria, in collaborazione con il personale penitenziario”.

L’avvio dell’esperienza Uisp all’interno delle strutture penitenziarie risale a più di trenta anni fa. Il primo Protocollo del 1997 e i successivi rinnovi hanno consentito a DAP e Uisp di programmare insieme attività rispondenti ai bisogni dei vari istituti penitenziari, diversi per caratteristiche strutturali e tipologia della popolazione detenuta.

“Ogni esperienza ha delle peculiarità, ogni carcere promuove lo sviluppo di una pratica piuttosto che un’altra, ma alcuni istituti rappresentano delle punte di diamante nel panorama del sistema penitenziario italiano – ha detto il presidente Uisp – ad esempio quella di Bollate, in provincia di Milano, è un’esperienza avanzata, che offre ai detenuti molte opportunità di studio, lavoro e attività sportive. All’interno è possibile praticare attività equestri o acquisire competenze e professionalità nel settore enogastronomico. Ne abbiamo avuto la riprova in occasione del consiglio regionale dell’Uisp Lombardia, che si è svolto nella biblioteca del carcere e il cui pranzo è stato gestito proprio dagli stessi detenuti con rappresentanti della polizia penitenziaria. Questo appuntamento ci ha dato anche l’opportunità di ragionare insieme su nuove attività sportive da mettere in piedi. Il rapporto con i detenuti è una grande esperienza formativa, che arricchisce il nostro bagaglio di conoscenze, permettendoci di migliorare e affinare le nostre proposte di sportpertutti”.

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