Settore di Attività Nazionale

Acquaviva

15 aspiranti Tecnici Base per il rafting

Boom di iscrizioni per il corso organizzato dalla SdA ACQUAVIVA

 in collaborazione con il comitato uisp Rieti e Regionale Lazio. I moduli pratici si terranno presso il fiume Velino dall'1 al 3 aprile, con base nelle strutture dell'associazione affiliata uisp Avventuristicando. Seguiranno poi le attività teoriche in modalità online. "l'organizzazione di questo corso risponde un bisogno formativo del territorio che sempre di più sta investendo sull'outdoor - afferma Gian Piero Russo, Responsabile acquaviva Lazio - abbiamo ritenuto doveroso organizzare il corso puntando su sicurezza e professionalità. Ad oggi si sono iscritti già 15 persone. Un risultato importante che conferma ancora una volta l'impegno di anni di lavoro nel campo della formazione tecnica". Il corso TB rafting arriva dopo un'altro risultato importante in Umbria dove l'Acquaviva, in collaborazione con il comitato regionale Umbria, ha terminato un corso TB kayak, sup e canadese con importanti risultati avviando un percorso di promozione degli sport di pagaia sul lago di Corbara e il corso del medio Tevere. "L'obiettivo generale è quello di uniformare la formazione tecnica su tutto il territorio nazionale - afferma Maurizio Zaccherotti, Responsabile Nazionale uisp Acquaviva - per dare vita ad una rete di tecnici sempre più qualificati e in contatto tra di loro. Nell'ottica generale di scambio esperienze e competenze, i corsi avviati in questi ultimi mesi vedono al centro dei percorsi formativi nuove forme di sperimentazione delle discipline d'acquaviva. Il SUP, canadese, kayak e rafting, divengono discipline sportive per promuovere il territorio e valorizzare il turismo nelle aree naturali, dando credito alle realtà associative che investono in questo".

 

DOMANDE E RISPOSTE

Risposte alla domande più frequenti

Regole per accedere ai corsi per i tecnici

Perché pagaiare in Acquaviva-UISP è diverso?

Perché l'Acquaviva-UISP pone al centro delle proprie attività il tema dell'identità e dell’appartenenza alla UISP: tema che si declina nei cento modi e cento tempi diversi che caratterizzano i club, le associazioni e i singoli soci sul territorio ma che, sempre e ovunque, si concretizza nell’inclusione (disabilità, immigrazione, disagio sociale, ecc.), nella partecipazione attiva e nell’attenzione all’ambiente.
Perché non è riconducibile al primato dell’etica del risultato, propria dello sport di prestazione assoluta, ma è, invece, riconducibile alla tutela della salute, all'attenzione alla qualità della vita di ciascuno, al primato dell'educazione e della socialità.
Perché non è il fine ma il mezzo per la ricerca della felicità propria e di tutti a cominciare dai più deboli:

  • disabili fisici e sociali
  • immigrati
  • poveri.

Perché è partecipazione alla tutela dei “luoghi in azione” siano essi le sorgenti dei torrenti d’alto corso o i parchi acquatici cittadini o, ancora, i canali e i tratti fluviali urbani da troppo lasciati all’incuria e al degrado.