Domenica scorsa Rieti si è colorata di giallo e verde UISP, una festa grande per il Palio Rafting Nazionale giunto alla seconda edizione. Oltre sessanta sportivi hanno gareggiato sul fiume Velino a bordo di gommoni rafting. Tanti gli spettatori bordo fiume che hanno assistito a questo stupendo evento UISP Acquaviva per valorizzare lo sport e l’ambiente.
L’equipaggio di Rieti capitanato dall’associazione Avventuristicando che ha ospitato e supportato logisticamente l’organizzazione dell’evento ha vinto il Palio 2024 arrivando primo davanti alla Toscana (delegazione di Grosseto – associazione Terramare) che si aggiudica il secondo posto e la Liguria (delegazione di Brugnato – associazione Rafting Liguria) terzo posto. Quarto posto per l’equipaggio della Campania e quinti a pari merito gli equipaggi di Abruzzo, Calabria e Roma, quest’ultima che deteneva il titolo dallo scorso anno disputato proprio a Roma nel fantastico scenario del fiume Tevere – Isola Tiberina.
“La seconda edizione del Palio è stata semplicemente superlativa - afferma Maurizio Zaccherotti, Responsabile nazionale Uisp Acquaviva - oltre che riconfermare il successo ottenuto lo scorso anno a Roma, quest’anno è stato l’entusiasmo e la grinta di Rieti ed in particolare dell’associazione Avventuristicando in collaborazione con il Comitato UISP territoriale a contraddistinguere le due giornate sul fiume Velino che hanno visto protagonisti i sorrisi di tutti i partecipanti e spettatori, sia in acqua che a terra. Ringrazio tutto lo staff Acquaviva UISP per aver organizzato assieme a me questo evento che il prossimo anno verrà disputato ancora una volta Rieti che ha vinto questa edizione e da regolamento dovrà ospitare l’edizione 2025. Un particolare ringraziamento va ad Alessandro Boccoli di Avventuristicando e a tutto il Comitato UISP Rieti nella persona di Caterina Ubertini e UISP Lazio nella persona di Orlando Giovannetti per aver organizzato nei dettagli tutta la logistica, l’ospitalità e soprattutto la sicurezza di questa seconda edizione del Palio. Non ci stancheremo mai di affermare che i fiumi devono essere considerati risorse ambientali, turistiche e culturali.”
In totale sono state disputate sei gare tutte sullo stupendo scenario del fiume Velino da ponte Cavalotti e arrivo subito dopo Ponte Romano, nel bellissimo contesto della città di Rieti. La manifestazione organizzata dall’Uisp Acquaviva nazionale e dal Comitato UISP Rieti in collaborazione con l’associazione affiliata Avventuristicando, ha voluto concentrare l’attenzione sull’importanza dei fiumi che vanno salvati e valorizzati a vantaggio delle comunità circostanti e come volano di sviluppo turistico. Il sabato 12 ottobre che ha preceduto la gara infatti è stata organizzata una discesa integrale del fiume Velino per monitorare lo stato di salute del fiume e le potenzialità a livello turistico. Tra gli sportivi partecipanti alle due giornate di attività due giovanissimi di 10 e 12 anni e un “meno giovane” di 86 anni. Tutto questo in perfetto stile UISP, sport ambiente e solidarietà.
La rete nazionale degli eventi Rafting Uisp è un importante progetto di recupero dell’identità territoriale legata al fiume e all’ambiente in generale. Un’occasione per tutte le generazioni di riacquisire un patrimonio culturale e storico dato per scontato e non sempre conosciuto adeguatamente. Un momento importante di condivisione e contaminazione per conoscere e avvicinarsi allo sport in armonia con l’ambiente.
Perché l'Acquaviva-UISP pone al centro delle proprie attività il tema dell'identità e dell’appartenenza alla UISP: tema che si declina nei cento modi e cento tempi diversi che caratterizzano i club, le associazioni e i singoli soci sul territorio ma che, sempre e ovunque, si concretizza nell’inclusione (disabilità, immigrazione, disagio sociale, ecc.), nella partecipazione attiva e nell’attenzione all’ambiente.
Perché non è riconducibile al primato dell’etica del risultato, propria dello sport di prestazione assoluta, ma è, invece, riconducibile alla tutela della salute, all'attenzione alla qualità della vita di ciascuno, al primato dell'educazione e della socialità.
Perché non è il fine ma il mezzo per la ricerca della felicità propria e di tutti a cominciare dai più deboli:
Perché è partecipazione alla tutela dei “luoghi in azione” siano essi le sorgenti dei torrenti d’alto corso o i parchi acquatici cittadini o, ancora, i canali e i tratti fluviali urbani da troppo lasciati all’incuria e al degrado.